Venerdì particolarmente intenso quello vissuto sul circuito di Austin, teatro del Gran Premio degli Stati Uniti, 17a tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Se nella sessione del mattino a spuntarla era stata la Mercedes di Valtteri Bottas, durante il pomeriggio è stato Sergio Perez su Red Bull a prendersi la scena. Seconde guide alla ribalta, dunque, ma i due competitors per il titolo, Max Verstappen e Lewis Hamilton, hanno già infuocato il weekend con un duro confronto in pista. Molto bene le Ferrari nel giro secco in FP1, con Leclerc 4° e Sainz 5°, mentre in FP2 le due Rosse sono apparse più in difficoltà in simulazione qualifica (7° e 9° posto rispettivamente), ma allo stesso tempo molto solide per quel che concerne il passo gara.
Prima sessione
Valtteri Bottas è stato il più rapido nella prima sessione di libere, stampando un ottimo 1’34″874 davanti al compagno di box Lewis Hamilton, secondo e staccato dal finlandese di una manciata di millesimi (1’34″919). Più in difficoltà, invece, il leader del campionato, Max Verstappen, terzo, ma distante dalla Mercedes numero 77 di quasi un secondo (1’35″806). Molto bene le Ferrari di Leclerc e Sainz, posizionate al 4° e 5° posto con l’1’36″334 del monegasco e l’1’36″508 del pilota spagnolo. Da segnalare, inoltre, l’ottima prova delle Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen (ultima vittoria in carriera qui, al volante della Ferrari, nel 2018 ndr), capaci di agguantare la nona e decima posizione. Sfortunato, infine, Fernando Alonso, tradito dalla sua Alpine, fermatasi improvvisamente alla curva 12 durante la mattinata: l’asturiano ha così perso gran parte del turno, riuscendo a tornare in pista soltanto negli ultimi minuti e chiudendo con una mesta 15°posizione.
Seconda sessione
Nel corso del pomeriggio, è stato Sergio Checo Perez a battere un colpo con la sua Red Bull: 1’34″946 per il messicano e prima posizione in solitaria. Dietro di lui la rediviva McLaren di Lando Norris (+0’257) e la Mercedes di Lewis Hamilton, terzo e distanziato di 364 millesimi dal leader. Alle spalle del 7 volte campione del mondo, l’acerrimo rivale Max Verstappen. I due, dopo un malinteso lungo il tracciato, non se le sono mandate a dire, con l’olandese che ha addirittura mostrato il dito medio all’inglese, etichettandolo come uno “stupido idiota” via radio. Più lontane, invece, le Ferrari, con Leclerc 7° e Sainz 9°, ben distanti da Perez: le due Rosse, però, sono apparse le più consistenti sul passo gara, mostrandosi come terza forza alle spalle delle imprendibili Mercedes e Red Bull, ma costantemente davanti come ritmo alla McLaren, avversaria della scuderia di Maranello per la terza posizione nella classifica Costruttori.
Daniele D’Alessandro
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