GP della Toscana che evidenzia ancora di più la crisi della Ferrari. La monoposto di Maranello è molto lenta pure al Mugello e per mera fortuna e bravura dei piloti è riuscita a ottenere punti. Gara movimentata dalle bandiere rosse, tre negli ultimi due Gp, una rarità all’interno del Circus. Peccato per Ricciardo e la Renault che dovranno ancora attendere per il podio. Hamilton fa 90 e si avvina a grandi passi al settimo titolo.
Lewis Hamilton, 10 e lode: Si addormenta al primo via, ma poi fa capire perchè è sei volte campione del mondo. Demolisce tutti e pure al Mugello piazza la sua bandierina di conquista. Il più forte di questa era (ma nella macchina più forte di sempre).
Valtteri Bottas, 5: Ha illuso tutti con la prima partenza super, poi sparisce lentamente. Se da 2 anni la F1 sta perdendo tifosi la colpa sembra essere anche sua. La Mercedes è la vettura più forte e lui non riesce mai ad avere quel guizzo in più per provare il sorpasso decisivo.
Alexander Albon, 8: Ha ricevuto l’aut-aut da parte del team e lui va a podio. Di pregevole fattura i sorpassi su Perez e Ricciardo.
Daniel Ricciardo, 7.5: Ci ha provato il buon Daniel ad andare a punti, ma Bottas e la RedBull ne avevano di più. Il podio può attendere, anche stavolta.
Sergio Perez, 7: Lo appiedano per far posto a Vettel mercoledì e lui sfodera una buona prestazione di rabbia e furore. Finalmente.
Lando Norris, 6,5: Porta la McLaren a punti e si tiene fuori dai tanti guai della gara. Visto lo 0 di Sainz a Woking ringraziano.
Daniil Kvyat, 7: Difficile fare meglio di Gasly della scorsa settimana ma compie dei buoni sorpassi e porta la monoposto a casa senza danni.
Charles Leclerc, 8: Ci mette tanta grinta, ma ha un mezzo indecente del nome che porta.
Kimi Raikkonen, 9: Grande prestazione del finlandese. Anche più forte della penalità. Alfa Romeo a punti non accadeva dall’Austria.
Sebastian Vettel, 6.5: Soffre tanto, ma l’agonia sta per finire. Almeno per lui.
George Russell, 5,5: Aveva l’opportunità di finire a punti ma sparisce dalla contesa. Peccato perché l’ultima bandiera rossa l’ha fortemente penalizzato. Aveva il passo per raggiungere Vettel e con qualchd giro in più l’avrebbe passato.
Romain Grosjean, 6: Per il sorpasso in esterno su Leclerc. Bravo.
I ritirati:
Lance Stroll, 6,5: Buona gara la sua fino alla sfortunata foratura. Esce illeso dal botto ed è la notizia migliore della giornata.
Esteban Ocon, 6: Concreto lui, inaffidabile sua Renault che lo appieda durante la prima bandiera rossa. Sfortunato.
Nicolas Latifi, 3: Commette l’errore più grave della giornata innestando lo spaventoso incidente alla prima ripartenza.
Kevin Magnussen, 5: Forse troppo lento nel ripartire e viene centrato in pieno da Giovinazzi
Antonio Giovinazzi, 5: Tampona Magnussen ma è tratto in inganno dal movimento strano della Williams.
Carlos Sainz, SV: Avvio molto difficile. Si gira al via e poi viene coinvolto nel caos della ripartenza. Mugello da dimenticare.
Max Verstappen, SV: Lamenta problemi di potenza nel giro di formazione e i suoi sospetti son confermati quando al via urla in radio “No Power”, finisce il mezzo al gruppo e viene preso dall’AlphaTauri.
Pierre Gasly, SV: Parte nel gruppo, incidente e gara finita. Poco da dire.
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