Penultimo appuntamento della stagione archiviato e mille spunti di riflessione avuti grazie sopratutto alla Ferrari. Iniziamo subito dalle note positive: Toro Rosso sul podio nuovamente e Sainz con la McLaren clamorosamente terzo dopo la partenza dal fondo visti i problemi in qualifica del sabato, sono sicuramente le sorprese di giornata. Sarebbe stato bello (e giusto) che il pilota spagnolo potesse festeggiare salendo subito sul podio e non a posteriori, in fondo la penalità a Lewis Hamilton era praticamente inevitabile per cui perchè aspettare tanto? Ottima pure l’Alfa Romeo che conquista il miglior piazzamento dal suo ritorno in F1.
E veniamo alla nota dolente per i tifosi della Ferrari. Sia chiaro, non è un contatto evidentissimo e come spesso accade in questi casi finisce li, ma siccome è la Rossa succede che entrambi i piloti subiscono una foratura. Chi scrive non è pilota e non saprebbe dire con certezza di chi sia la responsabilità semmai ce ne fosse una. Charles poteva spostarsi leggermente più a sinistra? Forse, Sebastian magari poteva evitare di rientrare e stringere leggermente verso la vettura di Charles? Probabile anche questo, ma a oltre 250 km/h stare a sindacare sui cm è troppo. Una cosa è certa: la figura pessima si doveva evitare visto che si stava lottando per un podio e non per una vittoria di un GP o per un mondiale. A tal proposito impossibile non parlare del primo: Devastante la RedBull e vittoria strameritata per Verstappen, la sua è stata davvero una gara superba.
Max Verstappen, 10 e lode: Dominatore. Pole, vittoria e sorpassi puliti e decisi su Lewis Hamilton. Impressionante e imprendibile durante tutto il weekend. Mattatore.
Pierre Gasly, 10: Giornata di gloria per il pilota francese dopo un’annata complicata e la retrocessione in Toro Rosso. Primo podio in carriera e una soddisfazione che l’ex campione di Gp2 Series 2016 ha sicuramente meritato. Non è la prima volta che lo diciamo, ma dal ritorno alla squadra satellite sta facendo rivedere il talento dello scorso anno. Questo risultato è solo la ciliegina sulla torta. Bravo, bravo, bravo.
Carlos Sainz, 10: Gli negano la gioia di salire sul podio nell’immediato post gara ma l’ha sicuramente meritato con ottimi sorpassi e una strepitosa rimonta. Dieci meritatissimo per il pilota della McLaren, che comunque festeggia con un team party qualche ora dopo proprio sul podio.
Kimi Raikkonen, 8: Finisce a pochi secondi dal podio ma fa una buona gara e qualche bel sorpasso. Ricordiamo che guida una squadra di media classifica e che la carta d’identità dice 40 anni. Così, nel caso dimenticassimo il valore di questo campione del mondo.
Antonio Giovinazzi, 8.5: Gran gara la sua, terminata appena dietro al suo compagno di squadra. Ai box gli montano il set di gomme giuste e lui porta la sua Alfa Romeo in quinta posizione. Un buon modo per festeggiare il rinnovo di contratto.
Daniel Ricciardo, 7.5: Umilia il suo compagno di squadra terminato penultimo, peccato per il contatto con Magnussen che gli costa una giusta penalità ma poi lui ci mette cuore grinta e voglia. Bravo Daniel.
Lewis Hamilton, 5: Ogni tanto pure lui sbaglia. Rovina la gara superba di Albon e giustamente viene punito. Onesto nell’ammettere il proprio errore. Giornata no.
Lando Norris, 6: Meno incisivo del suo compagno di squadra oggi, ogni tanto si è perso fra le curve di Interlagos, finisce a punti e rimpingua il bottino di squadra.
Sergio Perez, 7: Gara discreta del messicano che come spesso gli è capitato quest’anno finisce davanti a Stroll e a punti. Costante.
Danill Kvyat, 6.5: Nella giornata di gloria della Toro Rosso il russo riesce ad agguantare un punticino. Basta cosi.
Kevin Magnussen, 5.5: Buona qualifica ma la Haas ha dei limiti in gara evidenti. Incolpevole nel contatto con l’australiano.
George Russell, 7.5: Veramente un bel pilota l’inglese. Lo aspettiamo in una monoposto che sia degna di portare questo nome in F1.
Romain Grosjean, 6: sufficiente solo perchè la vettura della scuderia americana è tra le peggiori del lotto. Mai visto in gara.
Alexander Albon, 7.5: Gran gara la sua e avrebbe meritato il podio. Magnifico il sorpasso su Vettel alla S di Senna.
Nico Hulkenberg, 5: Forse con la testa già altrove. Peccato avrebbe meritato un finale di carriera in F1 diverso.
Robert Kubica, 5: L’agonia sta finendo Robert.
I ritirati:
Lance Stroll, 5.5: Ritirato per colpa dei detriti lasciati in pista dalle due Ferrari ma era comunque fuori dalla zona punti.
Valtteri Bottas, 6: Timido nei sorpassi lo è sempre stato ma viene mollato dal motore della sua Mercedes. Sfigato.
Charles Leclerc e Sebastian Vettel, 3: Che sia un incidente di gara non ci son dubbi, che il contatto non sia violento pure ma il doppio 0 per la Ferrari è veramente inaccettabile. Fortunatamente la posizione nel mondiale costruttori non è in pericolo.
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