È la sera della finale di Coppa Italia. Nello splendido scenario dello stadio Olimpico di Roma, si contendono il trofeo Inter e Fiorentina. Due squadre che, tra qualche settimana, saranno impegnate in due differenti finale europee. I nerazzurri, in quella di Champions League contro il Manchester City mentre, la Viola, in quella di Conference League contro il West Ham.
La formazione di Simone Inzaghi – campione in carica del trofeo dopo la vittoria in finale, nella passata stagione, contro la Juventus – è arrivata nuovamente all’ultimo atto di una delle competizioni più “snobbate” all’inizio della stagione, ma fortemente desiderate al termine della stessa.
Il cammino della Beneamata in Coppa Italia non è stato così semplice, a partire dalla sfida degli ottavi di finale vinta solamente ai tempi supplementari contro il Parma. Nel turno successivo, l’Inter ha poi avuto la meglio sull’Atalanta grazie ad un gol di Darmian mentre, nella doppia sfida di semifinale, la formazione nerazzurra ha eliminato la Juventus di Max Allegri con la vittoria per 1-0 nel match di ritorno (forte del pareggio per 1-1 nella gara d’andata).
Meno travagliato ma non per questo inferiore, il percorso che ha portato la Fiorentina all’ultimo atto di questa edizione della Coppa Italia. La Viola, agli ottavi e quarti di finale, ha eliminato rispettivamente Sampdoria (1-0) e Torino (2-1). In semifinale, invece, la formazione di Vincenzo Italiano ha staccato il pass per la finale già nella gara d’andata quando ebbe la meglio per 0-2 sul campo della Cremonese come dimostra lo 0-0 nella partita di ritorno.
Nonostante la posta in palio sia piuttosto alta, Fiorentina ed Inter danno vita ad uno scoppiettante primo tempo. Merito della Viola che passa in vantaggio dopo un paio di minuti grazie alla rete di Nico Gonzalez. L’argentino, imbeccato in maniera perfetta da Ikoné, deve depositare in porta un tap-in non così complicato.
Stordita dalla rete iniziale, la Beneamata ci mette un po’ per entrare in partita ma, al venticinquesimo minuto, si rende particolarmente pericolosa con Edin Dzeko che spreca malamente una ghiotta occasione vis a vis con Terraciano.
Poco dopo, si iscrive alla partita Lautaro Martinez che, nel giro di otto minuti, rifila una doppietta che permette all’Inter di ribaltare il risultato. Se la rete del pareggio è un classico destro rasoterra ad incrociare che non lascia scampo al portiere avversario, quello del vantaggio nerazzurro è un gesto acrobatico non indifferente con l’attaccante argentino che trafigge Terraciano con una girata volante.
Si va all’intervallo sul punteggio di 1-2 a favore della formazione allenata da Simone Inzaghi.
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Nella seconda frazione di gioco, al contrario di quanto avvenuto nella prima parte di gara, le due squadre provano a non alzare troppo i ritmi con l’Inter che sembra accontentarsi dell’1-2 e la Fiorentina che gestisce le forza per il finale.
All’ora di gioco, i due allenatori mettono mano alla panchina con Inzaghi che manda in campo, tra gli altri, Romelu Lukaku mentre, Italiano, prova ad affidarsi a Luka Jovic.
Nonostante le sostituzioni, per gran parte del secondo tempo, il più pericoloso della Viola rimane Nico Gonzalez che, al settantesimo minuto inoltrato, riscalda i guantoni di Samir Handanovic con una gran conclusione dalla distanza.
Nell’ultimo quarto d’ora di gara la partita si scalda con la Fiorentina che si getta a capofitto alla ricerca di un disperato pareggio. Per ben due volte, Luka Jovic fa scendere un brivido sulla schiena dei tifosi interisti con un tiro respinto dal portiere sloveno e un colpo di testa che esce di poco a lato. L’Inter avrebbe a disposizione qualche contropiede per chiudere i conti ma la formazione di Simone Inzaghi non riesce a mantenere la lucidità.
Poca brillantezza e tanta apprensione anche in fase difensiva con i nerazzurri che avrebbero subito il gol del pareggio Viola se non fosse per un decisivo salvataggio sulla linea di porta di Matteo Darmian.
Tanti brividi anche nei minuti finali ma, al termine dei cinque minuti di recupero, l’Inter di Simone Inzaghi si impone sulla Fiorentina con il risultato di 1-2. Per la società nerazzurra, si tratta dalla nona Coppa Italia della propria storia.
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Pronti, partenza, via, la finale di Coppa Italia si stappa dopo soli due minuti con la rete della Fiorentina siglata Nico Gonzalez. L’Inter rimane tramortita per qualche minuto ma, dopo una ventina di minuti, comincia a salire di giri creando diverse occasioni. Non a caso, nel giro di otto minuti, tra il ventinovesimo e il trentasettesimo, i nerazzurri ribaltano il risultato con uno scatenato Lautaro Martinez.
Nella ripresa, almeno nelle sue prime fase, i ritmi sono più bassi del primo tempo. Tuttavia, i cambi di Vincenzo Italiano danno la giusta linfa alla propria squadra che con due punte di riferimento, Cabral e Jovic, crea diversi pericoli dalle parti di Samir Handanovic. Convinti di aver già archiviato la partita, nella seconda parte di gara, i ragazzi di Simone Inzaghi appaiono poco lucidi e tanto confusionari. Tutto ciò, dà vita ad un finale al cardiopalma con la Viola che attacca da tutte le parti mentre, la Beneamata, prova a resistere in qualsiasi modo alle offensive avversarie.
Tuttavia, guardata anche dalla buona stella, l’Inter riesce ad imporsi sulla Fiorentina con il risultato di 1-2 conquistando, così, la nona Coppa Italia della propria storia. Migliore in campo, neanche a dirlo, Lautaro Martinez.
Fonte foto: Lega Serie A
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
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