Vincere per dare continuità alla vittoria sul Bisceglie e superare il Catanzaro, in campo alle 15 contro la Virtus Francavilla. “Dipende tutto da noi“, ha affermato mister Giuseppe Raffaele, tecnico del Calcio Catania, in conferenza stampa. Allo Stadio “Angelo Massimino” arriva un Teramo reduce dalla vittoria con la Paganese e in piena corsa per la zona play-off nel Girone C di Serie C. I rossazzurri recuperano Miguel Ángel Martinez, Antonio Piccolo e Andrea Zanchi. Indisponibili, invece, Francesco Golfo, Michele Volpe e Tommaso Silvestri.
Raffaele schiera i suoi con un 3-5-2. In porta Alessandro Confente; linea a 3 composta da Simone Sales, dos Santos Claiton e Antonio Giosa. A centrocampo, da destra a sinistra, Alessandro Albertini, Nana Welbeck, Giacomo Rosaia, Jacopo Dall’Oglio e Giovanni Pinto. In attacco, spazio alla coppia composta da Matteo Di Piazza e Andrea Russotto. Massimo Paci, allenatore del Teramo, manda i suoi in campo con il 4-2-3-1, affidandosi alla velocità di Pedro Miguel Costa Ferreira e Carlo Ilari per far male ai rossazzurri. Unica punta Lorenzo Pinzauti, supportato da Francesco Bombagi nel ruolo di trequartista.
Nel primo tempo, la prima grande occasione capita al 4′ sui piedi di Pinzauti, che impegna Confente in presa bassa. In questa fase, il Catania prova a fare la partita, il Teramo aspetta e riparte. I rossazzurri, però, non trovano spazi per impostare la manovra. Al 10′ Russotto torva lo spazio sulla destra ma in area di rigore non c’è nessuno pronto a raccogliere il suggerimento. Minuto 15, ancora ospiti in avanti con la bella combinazione tra Bombagi e Simone Santoro: serve un intervento miracoloso di Claiton per salvare il Catania dal gol del possibile 0-1. Al minuto 20, i rossazzurri trovano la prima conclusione verso la porta avversaria con il sinistro di Dall’Oglio dai 30 metri: tiro centrale, parata facile per Michal Lewandowski.
Partita poco spettacolare al “Massimino”, con le due squadre che non trovano sbocchi per imbastire un’azione pericolosa. Al 27′ sugli sviluppi di corner Salim Diakite riceve al limite e impegna Confente con il sinistro. È il preludio al gol ospite che arriva al 29′. Ottimo scambio sulla trequarti, palla arretrata per Davide Vitturini che calcia verso la porta; palla che colpisce i due pali, sbatte su Confente e si spegne in porta. Vantaggio Teramo! Gol meritato per gli abruzzesi, costantemente in pressione sulla retroguardia avversaria. Catania che, in questa fase, non riesce a organizzare una reazione, perdendo diversi duelli a centrocampo.
Si chiude così il primo tempo di Catania-Teramo. Rossazzurri costantemente sovrastati dagli ospiti, sempre primi sul pallone. Al Catania serve la svolta, soprattutto a centrocampo, un reparto andato costantemente in sofferenza nella prima frazione. Un primo tempo contraddistinto da lanci dalle retrovie a cercare Russotto e Di Piazza, lasciati colpevolmente troppo soli.
Nel secondo tempo, Raffaele cambia subito: dentro Reginaldo, fuori Rosaia. La prima grande occasione della ripresa, però, capita al Teramo: minuti 50, sugli sviluppi di un calcio di punizione sulla destra, Pinzauti – tutto solo – colpisce di piatto debolmente, regalando il pallone a Confente. La prima chance del secondo tempo per il Catania capita sui piedi di Pinto, che ci prova di controbalzo dal limite dell’area: palla sopra la traversa. Rossazzurri in campo con uno spirito diverso ma sono poche le volte in cui Lewandowski viene messo in difficoltà. Raffaele inserisce anche Manuel Sarao, Luis Maldonado e Piccolo per cercare di dare profondità a una manovra troppo sterile: Reginaldo – entrato a inizio ripresa – incide poco e le occasioni al 75′ latitano.
Il Teramo, comunque, non riesce a ripartire e pensa solo a difendere un risultato che sarebbe importantissimo. All’80’ si fa vedere il Catania con il colpo di testa di Sarao che non inquadra la porta sugli sviluppi di calcio d’angolo. Rossazzurri vicini al gol al minuto 82, con il colpo di testa di Claiton – sul quale per poco non arriva Maldonado – che si spegne sul fondo di poco. Fase concitata del match, con il Teramo che sfiora il raddoppio un minuto dopo con la conclusione del subentrato Domenico Mungo, servito da Cosata Ferreira, bloccata a terra da Confente dopo un pericoloso contropiede. Dopo 4 minuti di recupero e un tocco di ano dubbio in area ospite, il signor Francesco Luciani fischia tre volte e decreta a fine della partita.
Solo rimpianti per il Catania di Raffaele, raramente pericoloso per l’estremo difensore avversario. Al “Massimino” passa un ottimo Teramo, che legittima la sua posizione in classifica.
Mauro Di Stefano
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Giornalista dal 2019, è attualmente Caporedattore del quotidiano NewSicilia.it. Laureato in Lettere Moderne e nel pieno degli studi nel corso di laurea in Filologia Moderna, ha da sempre coltivato la passione per la scrittura, per l’informazione in senso stretto e per il lavoro di squadra. Già dopo la maturità scientifica, vincitore di un concorso, ha potuto approcciarsi in modo diretto alla “vita” di redazione e, di conseguenza, del giornalista. Collabora anche con la redazione di Antenna Uno Notizie, con la quale – soprattutto lo scorso anno – è entrato in contatto anche con il mondo del giornalismo sportivo radiofonico. Per Voci di Città, al momento, si occupa del racconto della UEFA Europa League, competizione calcistica europea. Oltre al calcio, nutre grande passione per Formula 1, Moto GP e Superbike, di cui ha avuto modo di parlarne sul web anche in passato.