Siamo arrivati alla conclusione delle fasi a gironi di Euro 2020, in vista della classifica finale le nazionali non possono più permettersi errori.
Nel pomeriggio odierno si sono disputate le ultime e decisive gare per il destino del gruppo C, che deciderà anche l’avversaria dell’Italia del ct Roberto Mancini. Con Olanda sicura del primo posto e Macedonia già eliminata per gli scontri diretti, difatti, Austria e Ucraina si affrontano per decidere il secondo e il terzo posto. Alla vigilia del match è la squadra allenata da Shevchenko ad occupare la seconda posizione della classifica, benché solo per differenza reti.
La partita più importante del girone C si disputa a Budapest. Alla nazionale di casa basterebbe appena un pareggio per essere certa della qualificazione alle fasi ad eliminazione diretta, l’Austria, invece, è costretta a fare bottino pieno e decide, per la prima volta in questa competizione, di schierare il modulo ad “Albero di Natale”.
I primi minuti vedono l’Ucraina intraprendente e momentaneamente in grado di schiacciare gli avversari nella propria area di rigore. In realtà, l’equilibrio della gara cambia in fretta, perché Grillitsch e compagni prendono coraggio e fiducia mettendo alle strette gli ucraini.
Al 21′ gli austriaci la sbloccano da calcio d’angolo: Alaba serve un pallone delizioso e Baumgartner al volo segna la rete del vantaggio.
Nonostante sia l’Ucraina adesso a dover inseguire, Laimer, al 37′, con un bel tiro a giro sfiora il raddoppio.
Non solo belle notizie, però, per il ct Foda, il quale perde per infortunio proprio l’autore del gol. Al suo posto entra Schopf.
Quest’ultimo, a cinque minuti dalla fine del primo tempo, confeziona un assist ad Arnautovic, che sbaglia un’occasione importantissima. Prestazione davvero insufficiente dell’ex Inter, al quale non sembra aver fatto bene la squalifica per razzismo durante l’incontro con la Macedonia del Nord.
Dal rientro degli spogliatoi, Shvechenko, nel tentativo di ribaltare la situazione, decide si sostituire Tsygankov per Malinovsky. Fino a questo momento, pessimo Europeo giocato dal centrocampista dell’Atalanta.
Impossibile non evidenziare l’impegno messo dai calciatori in maglia gialla, tuttavia l’Ucraina difficilmente riesce ad impensierire la difesa antagonista. L’unico tiro in porta arriva al 61′, quando Yarmolenko mette in mezzo un bel cross e Laimer per poco , di testa, non realizza l’ennesimo comico autogol di questo Europeo.
A tre minuti dallo scadere, Yaremchuk è abile ad eludere il pressing del difensore e girarsi, ma il suo tiro esce di poco a lato.
Sarà l’Austria ad affrontare sabato sera l’Italia di Mancini! L’Ucraina, dal canto suo, deve aspettare la conclusione di tutti i gironi per conoscere il proprio destino.
Al Johan Cruijf Arena si assiste a una partita priva di storia. Infatti, nessun risultato potrebbe cambiare le sorti di queste due nazionali, sebbene la sconfitta non sia proprio contemplata da Frank De Boer.
A venti minuti dall’inizio del match, la Macedonia del Nord rischia di passare in vantaggio: sponda d’esterno sinistro di Pandev per Trajkovsky che centra il palo sinistro. Non passano neanche due minuti da quest’azione e Depay si rende protagonista di un bello scambio con Malen e porta avanti la sua nazionale. Momento d’oro per il centravanti in maglia arancione, che festeggia così la firma con il Barcellona di Koeman.
A cinque minuti dallo scadere della prima frazione, è l’attaccante ex Lione saltare tutta la difesa avversaria e a mettere un pallone teso in area di rigore, ma interviene benissimo il portiere Dimitrievski.
Nella ripresa il copione della partita non cambia, con la squadra di casa che gioca solamente a trazione offensiva. Al 51′, di fatto, Depay serve Wijnaldum che segna, a porta sguarnita, il più facile dei gol.
Non è finita qui, purtroppo, per la nazionale allenata da Angelovski, perché al quarto d’ora Malen serve benissimo l’attaccante ex Lione, il quale si fa parare la conclusione, ma Wijnaldum arriva puntuale e, con un tap in, segna la sua doppietta personale. Con questo gol il centrocampista del Paris Saint Germain sorpassa Van Basten nella classifica dei top scorer dell’Olanda (25 reti contro i 24 dell’ex Milan).
Al 69′ la Macedonia del Nord regala la standing ovation di tutto lo stadio di Amsterdam a Goran Pandev. Momento bellissimo e emozionante per quello che, probabilmente, è il calciatore più importante della storia macedone.
Al 88′ De Ligt prova a prendersi una soddisfazione personale calciando perfettamente da trenta metri, eppure, anche in questo caso, è molto bravo il numero uno in maglia bianca.
Nonostante abbia giocato meglio di quanto si potesse prevedere, termina qui il primo storico Europeo della Macedonia del Nord. L’Olanda, dopo l’Italia, è la seconda squadra a terminare il girone a punteggio pieno. Anche se Frank De Boer è stato molto criticato dalla stampa e dai tifosi, gli orange hanno offerto un gran bel calcio nelle prime tre partite di Euro 2020.
Toti Pulvirenti
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