Un gruppo di donne musulmane di Mosca ha iniziato a produrre innovativi capi d’abbigliamento, creando diversi stili modellati su quelli degli stilisti locali tramite coloratissimi hijab , vestiti a fiori, e cosmetici campionati. Combattono così gli stereotipi nei loro confronti e sulla loro religione.
Pur essendo Mosca la città con il maggior numero di musulmani, stando a ciò che riporta il quotidiano The New York Times, negli ultimi decenni in Russia si è purtroppo consolidata la tendenza ad associare la religione islamica agli attacchi terroristici avvenuti nel Paese, nonché alle due guerre contro i separatisti in Cecenia e alle continue insurrezioni nel nord del Caucaso. A partire dal 2014 l’attenzione mediatica in Russia si è spostata sui disordini in Ucraina, facendo passare in secondo piano le tensioni con la comunità islamica e con i gruppi musulmani estremisti: così, alcune donne musulmane, approfittando di questo momento di tregua, hanno intravisto un’opportunità per cambiare la percezione del popolo russo nei loro confronti.
Figura centrale di tale rinnovamento dell’immagine della comunità islamica è stata Natalia Narmin Ichaeva, specialista in pubbliche relazioni, convertitasi all’Islam due anni fa. Con una serie di eventi nella capitale russa ha promosso oltre 40 brand di moda e prodotti per la cura del corpo legati al mondo musulmano, ridefinendo così gli ideali dell’Islam in Russia tra i membri di un battaglione di combattimento contro i ribelli ceceni russi tornati a Lysychansk in Ucraina (nel febbraio scorso) e i musulmani riuniti a Stavropol (Russia).
«Stiamo facendo i musulmani trendsetter», ha commentato così la signora Ichaeva la quale lo scorso maggio ha organizzato un’asta di moda di beneficenza, in cui si potevano incontrare numerose donne che indossavano bellissimi hijab dalle tinte più sgargianti e vestiti a fiori, azzardando outfit con gli stili moderni proposti dai designer locali e cercando nuovi cosmetici. Poi, foto di rito: selfie da postare sui social media. Inoltre, era presente l’attrice televisiva Nina Kurpyakova che ha poi raccontato: «Mi è stato offerto un bellissimo abito con cui camminare sul red carpet. Non importa di quale religione sia la stilista che lo ha disegnato, lo indosserò sicuramente».
I rapporti tesi del governo russo con gli Stati Uniti e con l’Europa hanno portato il Cremlino a rafforzare i propri legami con altre zone del mondo, tra cui anche alcuni Paesi del Medio Oriente. Ed è per questo che «i musulmani in Russia non sono più sotto i riflettori» afferma Rezeda Suleyman, stilista musulmana di 23 anni; «Ora è diventato più facile uscire con il velo e vendere i nostri vestiti anche a donne non musulmane. Le persone hanno sempre bisogno di avere un nemico: prima erano i musulmani, ora la situazione in Ucraina ha creato nuovi nemici e possiamo solo sfruttare questo momento per rendere la nostra vita a Mosca più facile» conclude.
Chiara Grasso
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