A causa della crisi economica che ha colpito il Paese, numerose famiglie italiane si sono improvvisamente ritrovate nell’impossibilità di compiere azioni fondamentali per la sopravvivenza come, ad esempio, recarsi nei supermercati per la spesa giornaliera. Per venire incontro alle esigenze dei cittadini più indigenti che, purtroppo, non possono più entrare nei veri supermercati, la Caritas italiana ha deciso di aprire degli empori solidali dove, previa richiesta d’assistenza all’associazione, sarà possibile riempire il carrello senza pagare un euro.
Il meccanismo è molto semplice: per poter acquistare all’interno dei supermercati a costo zero, basta essere in possesso della card che viene rilasciata dalla Caritas. Si tratta di una tessera magnetica che funziona a punti: all’interno di ogni card, le famiglie troveranno una quantità di punti che corrisponde ad un budget preciso, il quale, se speso con oculatezza, garantirà l’acquisto di tutti i beni indispensabili per la sopravvivenza mensile di un’intera famiglia.
Sugli scaffali di ogni emporio sarà possibile trovare prodotti indispensabili quali pasta, pane, latte, caffè, saponi e tutti quei prodotti che, rimasti invenduti nei supermercati normali, rischiano di essere gettati perché vicini alla data di scadenza. Il progetto della Caritas servirà, dunque, pure ad evitare che alimenti ancora commestibili che potrebbero sfamare una famiglia, vengano sprecati inutilmente. In aggiunta ai beni alimentari, i responsabili del progetto hanno inoltre reso disponibili giocattoli ed oggetti di cancelleria per regalare un sorriso anche ai clienti più piccini.
Attualmente gli empori presenti in Italia sono 54, ma Don Francesco Soddu, direttore nazionale della Caritas italiana, ha fatto sapere che c’è la forte volontà di potenziare il servizio ed aprire nuovi locali solidali nelle città in cui ancora non sono presenti. Per quanto riguarda i supermercati già attivi, intanto, i clienti sembrano non mancare, anche se le risorse dell’organismo pastorale non sono illimitate; per tale motivo, come ha spiegato Giovanna Lai, una delle responsabili del progetto, è stata istituita una commissione che valuta le condizioni di coloro che si rivolgono al centro d’ascolto per richiedere la card: « Sulla base di una serie requisiti, non solo economici, verranno assegnati i punti da sfruttare per la spesa». La responsabile della Caritas ha, inoltre, illustrato una seconda, importante funzione dei supermercati solidali, che è quella di educare le famiglie alla “spesa intelligente”: «Mediante il sistema dell’Emporio della solidarietà ci sarà modo di controllare gli acquisti ed evitare tutti gli sprechi».
Simona Raimondo
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