Si è concluso nella serata di ieri, 19 giugno, con la visita alla Biennale di Venezia, il viaggio italiano di Michelle Obama: arrivata a Malpensa nella mattinata di mercoledì 17 giugno, la First Lady, accolta dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni con un orgoglioso «Welcome to Lombardy», è stata poi scortata presso la chiesa Santa Maria delle Grazie per visitare il Cenacolo di Leonardo da Vinci; ad attenderla presso la chiesa il premier Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese e dalla figlia Ester.
Nella mattina di giovedì 18 giugno la First Lady, accompagnata da Agnese Renzi, è finalmente giunta a Palazzo Italia per visitare Expo: ad attenderla il commissario unico Giuseppe Sala, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e l’ex ministro degli Esteri Emma Bonino. Mentre le figlie, Maila e Sasha Obama, accompagnate dalla nonna Marian Robinson, hanno preferito visitare il padiglione del Brasile (uno dei più amati dai giovani per via della rete elastica posta all’ingresso sulla quale è possibile camminare), Michelle Obama, guidata da Agnese Renzi, ha potuto godere del suggestivo spettacolo offerto dall’Albero della vita, simbolo del padiglione italiano, quando lo si ammira dalla terrazza al piano superiore di Palazzo Italia.
Obiettivo principale della First Lady americana durante la visita a Expo, è stato quello di promuovere, in particolar modo durante le soste presso il padiglione USA e quello Italia, la campagna Let’s Move contro l’obesità, che ormai da cinque anni rappresenta uno dei più importanti tra i progetti portati avanti da Michelle Obama negli Stati Uniti. La First Lady ha sottolineato come sia fondamentale adottare uno stile di vita sano ed equilibrato dal punto di vista alimentare, ricordando durante il suo discorso agli studenti dell’American School Of Milan che quella contro l’obesità non è una battaglia soltanto americana: «Le soluzioni alimentari sono a portata di mano», ha dichiarato, spiegando come di alcune di esse sia possibile prendere visione nel padiglione Usa: gli orti verticali, ad esempio, potrebbero essere coltivati nei terrazzi e nei cortili di tante case garantendo frutta e verdura fresche per tutti. «Sappiamo che i problemi si possono risolvere, per questo è importante essere ad Expo, dove ci si può confrontare con altri Paesi», ha aggiunto «pure se resta ancora molto da fare, non solo negli Stati Uniti, ma nel mondo».
Sempre in compagnia di Agnese Renzi, Michelle Obama ha incontrato l’ex ministro degli Esteri Emma Bonino, con la quale ha avuto una conversazione in merito all’iniziativa WE-Women for Expo, un progetto portato avanti dalla Bonino in collaborazione col Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori: per la prima volta viene messa al centro di un’esposizione universale la cultura femminile. Grazie a WE-Women for Expo, le donne dei Paesi partecipanti a Expo Milano 2015 potranno esprimersi sul nutrimento del corpo, della libertà e dell’intelligenza, nella convinzione che la sostenibilità del Pianeta passa attraverso una nuova alleanza tra cibo e cultura.
La First Lady ha concluso la propria visita a Expo lanciando un messaggio carico d’ottimismo per il futuro, dichiarando di essere “fiduciosa” e che continuerà a battersi per la lotta all’obesità anche quando il suo mandato sarà concluso, perché «i nostri ragazzi meritano il meglio».
Simona Raimondo
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