Dopo essersi meritata il Nobel per la pace, Malala Yousafzai continua con le sue idee e con i suoi progetti. L’accordo con una grande azienda tecnologica le permetterà di aumentare i fondi in uso per garantire l’istruzione femminile. La sua fondazione allargherà il raggio d’azione, continuando a combattere la discriminazione di genere.
Malala Yousafzai è diventata celebre per aver combattuto in favore del diritto all’istruzione in Pakistan. Infatti, nel suo paese d’origine, un editto del regime talebano aveva bandito questa possibilità. Le sue lotte e il suo attivismo l’hanno portata a diventare la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, a soli 17 anni. Da quel momento in poi i suoi obiettivi si sono ampliati sempre di più, soprattutto nel campo delle pari opportunità e della scolarizzazione femminile. Lo scorso anno, ad Oxford, la ragazza ha incontrato l’amministratore delegato della Apple. Tra Malala e Tim Cook è nata immediatamente una sintonia, basata su valori in comune.
Il Malala Fund è un fondo, creato dalla giovane attivista, per finanziare gli studi di bambine e adolescenti. Come riporta l’Unicef l’istruzione è a rischio nelle zone sottosviluppate o di conflitto, inoltre il problema si aggrava con la discriminazione di genere. La fondazione opera già a un livello avanzato: ha aperto scuole e offerto borse di studio in Pakistan, Libano, Giordania, Kenya, Nigeria e Sierra Leone. La partnership con Apple si pone l’obiettivo di allargare il raggio d’azione aprendo nuovi istituti anche in altre nazioni.
Con questa collaborazione il colosso Apple diventa il più grande finanziatore del fondo. Il progetto è destinato a riflettersi sul futuro e sulle possibilità di carriera delle ragazze. L’istruzione è ciò che fa la differenza, all’interno della società porta alla diminuzione delle disuguaglianze. L’azienda farà in modo di aumentare i dispositivi tecnologici per abbattere i muri e permettere una scolarizzazione di qualità. Inoltre, Tim Cook sarà parte del consiglio direttivo del Malala Fund, per seguire da vicino i lavori e i progressi.
Malala e Apple condividono l’idea dell’istruzione come motore contro le discriminazioni e la povertà, come mezzo portatore di uguaglianza. Il problema in molti paesi, per esempio nel mondo arabo, è la presenza di pregiudizi. «Viene garantita alle donne un’istruzione primaria, ma è quella secondaria a permettere l’accesso all’università e ad un lavoro per il quale abbiano passione», ha chiarito Malala al quotidiano The Indipendent. «Il mio sogno è che ogni ragazza scelga il proprio futuro. Sono grata che Apple conosca il valore dell’investimento nelle ragazze e si unisca nella lotta per garantire che tutte le ragazze possano assumere un ruolo di guida, senza paura!»
Sara Tonelli
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