Nei giorni scorsi, grazie alle analisi ai raggi X del sepolcro del sovrano Tutankhamon, è stata scoperta l’esistenza di due ulteriori stanze adiacenti. Nei prossimi mesi verranno effettuate nuove verifiche, ma la domanda ricorrente è la stessa: che sia la tomba della regina Nefertiti?
EGITTO – L’antico Egitto…questo sconosciuto! Già, perché se il medioevo è per eccellenza l’epoca più oscura della storia dell’umanità, quella egizia è senzaltro la più misteriosa, a tratti intrigante, complice una tradizione mistica che legava direttamente gli uomini alle divinità, quasi in un rapporto “padre-figlio”. Il che non è che sia una novità, basti pensare alla cultura greca e romana con sovrani “predestinati”, inviati direttamente dagli dei.
Capita, infatti, di trovarsi a fare i conti con teorie sempre nuove circa gli egizi, si fa quasi fatica a pensare che abbiano visto la luce del sole “appena” seimila anni fa. L’altro ieri, insomma. Le piramidi, i geroglifici, le mummie… e i sovrani. Da Cheope a Ramnes, passando per Tutankhamon: quest’ultimo, proprio in questi giorni, è ritornato al centro dell’attenzione. La tomba del giovane fu scoperta nel 1922 dall’archeologo britannico Howard Carter e celava oltre cinquemila oggetti intatti, molti dei quali in oro massiccio, nonché la famosa maschera del re. A quasi cento anni di distanza, però, grazie ad analisi ai raggi X del sepolcro, avvenute tra il 26 e il 27 novembre scorso, è stata scoperta l’esistenza di due stanze segrete sui lati occidentale e settentrionale, al cui interno si trovano materiale organico e metallo.
Ad annunciarlo è stato il ministro per le Antichità egiziano, Mamdouh Eldamaty attraverso una conferenza stampa. Ma di chi sono le stanze? Le ipotesi, chiaramente, sono tra le più disparate, tra cui quella dell’archeologo ed egittologo britannico, Nicholas Reeves, secondo cui le camere nascoste sarebbero il sepolcro della leggendaria regina Nefertiti. Tuttavia, secondo il ministro Eldamaty, esse ospiterebbero i resti di un’altra sposa del faraone Akenaton, padre di Tutankhamon, o una delle sue figlie. «Credo ci sia sepolto qualcuno di molto importante, ma non penso sia Nefertiti», ha dichiarato.
Ma non finisce qui: gli scavi continueranno e la prossima data è fissata per il 31 marzo, quando verranno effettuati test radio-digitali per determinare l’ampiezza della tomba e delle mura, mentre i risultati verranno annunciati il primo aprile. Di certo non verrà meno la speranza di trovarsi a fare i conti con una sorpresa, magari proprio relativa a Nefertiti, ponendo fine a un mistero irrisolto da secoli.
Antonio Torrisi
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