Sembrerebbe esser giunto il momento di sfatare il vecchio mito che vorrebbe i giovani d’oggi del tutto estranei e disinteressati alla letteratura. Se è impossibile negare che Internet e realtà virtuale abbiano in alcuni casi allontanato i ragazzi del nuovo millennio dalla lettura, è vero d’altra parte che il più delle volte scuola e insegnanti non riescono a infondere negli alunni la passione per i libri, ignorandone, forse, gusti e inclinazioni. Perché, dunque, non chiedere proprio ai ragazzi quali testi vorrebbero leggere?
Per indagare e conoscere le preferenze letterarie degli alunni italiani, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, aveva indetto, in occasione del Salone del Libro di Torino, un concorso, conclusosi da poco, indirizzato a tutte le scuole del Paese e volto a stilare una classifica dei titoli e degli autori più apprezzati dai giovani. Il concorso, che mirava anche a rifornire le biblioteche scolastiche dei testi vincitori del contest, prevedeva una divisione in due categorie: “Generazione 2000 – I contemporanei in classe”, riservata agli alunni di scuola secondaria di primo e secondo livello, e quella dedicata ai bambini di scuola primaria, #IMiei10Libri. Agli studenti spettava il compito di esprimere una serie di dieci preferenze da ordinare, oltretutto, in base ad una scala da uno a dieci. Se il libro indicato come prima preferenza aveva un valore pari a dieci, infatti, il secondo aveva valutazione nove, il terzo otto, e via dicendo, così da sommare il risultato finale espresso da ciascuna classe. In base al regolamento, tuttavia, nel caso in cui le scelte dei ragazzi fossero ricadute su più manoscritti di uno stesso autore, solo il primo titolo sarebbe stato inserito all’interno del catalogo delle biblioteche degli istituti scolastici partecipanti. Inoltre, se agli studenti della primaria era concesso di spaziare su tutto il panorama italiano ed europeo della letteratura per ragazzi, avendo l’occasione di scegliere dei classici, dei classici rivisitati o, ancora dei contemporanei, agli alunni della secondaria è stato chiesto di elencare i propri libri preferiti tra gli autori contemporanei dal 2000 ai giorni nostri. Un incoraggiamento ai ragazzi a riscoprire e apprezzare anche gli autori più attuali.
Il contest, che ha raggiunto un largo consenso da parte delle scuole, ha visto la partecipazione di centotrentottomila classi, per un totale di oltre tre milioni e mezzo di studenti, comprese due sezioni situate in case circondariali e otto sezioni ospedaliere. Tra le regioni in cui l’iniziativa è stata accolta con più favore si trovano Puglia e Campania, con il 60% di partecipanti, seguite da Basilicata, Umbria e Sicilia. Anche in Calabria, Friuli, Lazio e Veneto sono stati riscontrati degli ottimi risultati, data la partecipazione di più di un terzo delle classi. Grazie al progetto del MIUR, quindi, tutte le scuole d’Italia riceveranno circa centocinquanta euro ciascuna per l’acquisto dei testi, anche in formato digitale, selezionati dai ragazzi. Ma quali sono, pertanto, gli autori e i libri che riescono maggiormente a catturare l’interesse e l’amore dei giovani?
All’interno della sezione #IMiei10Libri si trovano il “Piccolo Principe” di Saint Exupéry, il quale si guadagna il primo posto, raggiunto al secondo da “Pinocchio” di Collodi e al terzo da “La fabbrica di cioccolato” di Dahl. Seguono Luis Sepulveda con “La storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, “Cipì” di Mario Lodi, “Il meraviglioso mago di Oz” di Baum, “Favole al telefono” di Gianni Rodari, “Matilde” ancora di Dahl, “Alice nel paese delle meraviglie” di Carrol, “Il giardino segreto” di Burnett e, al decimo posto, “Diario di una schiappa” di Kinney. Vincitore incontrastato della sezione dedicata alle scuole secondarie è, senza dubbio, Alessandro D’Avenia, il quale guadagna ben tre posizioni della top ten, vantando al primo posto il suo romanzo d’esordio “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, al settimo gradino il libro “Ciò che inferno non è” e, all’ottavo, “Cose che nessuno sa” (ovviamente soltanto il primo sarà donato alle biblioteche scolastiche). Continuando nella classifica, la medaglia d’argento va a Niccolò Ammaniti con il bestseller “Io non ho paura”, mentre Roberto Saviano ottiene la medaglia di bronzo con “Gomorra”. Seguono “La solitudine dei numeri primi” di Giornano, al quarto posto, e ancora “Per questo mi chiamo Giovanni” di Garlando, “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda, “Fai bei sogni” di Gramellini alla nona posizione, ancora Ammaniti con “Io e te” al decimo posto. Seppure non rientrino nella top dieci, le scuole riceveranno, infine, anche “Veri amici” di Mates all’undicesimo gradino, “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Mazzariol e “L’amica geniale” di Elena Ferrante.
Debora Guglielmino
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