ORBETELLO (GR) – Nel Casale della Giannella, all’interno dell’Oasi della Laguna di Orbetello (Maremma toscana), stanno per aprirsi le porte dei campi estivi 2015, organizzati dal WWF e ideati per essere una vera e propria oasi di disintossicazione dalla frenesia tecnologia cui anche gli adolescenti sono ormai avvezzi e di riscoperta, contemporaneamente, del fascino della natura. «I ragazzi vivono nella natura accanto ad educatori e operatori specializzati e imparano ad utilizzare i cinque sensi – spiega Fabio Cianchi, direttore delle oasi WWF della provincia – e allo stesso tempo sperimentano le esperienze della comunità e della condivisione, imparare ad ascoltare i suoni della natura, i canti degli uccelli, i versi degli animali; a distinguere i profumi degli alberi in fiore e delle erbe commestibili, imparare a costruire un nido, una mangiatoia, un fischio da richiamo, abituarsi a gestire al meglio l’alimentazione a base di prodotti genuini».
Protagonisti indiscussi della stagione saranno aironi, ibis, folaghe e fenicotteri, con i quali i partecipanti alterneranno momenti di interazione, di terapia e di educazione, immersi nell’habitat naturale di tali specie e in un’atmosfera da cui sono escluse le innovazioni tecniche, gli impegni, i grattacieli e i mezzi di trasporto. L’unica compagnia prevista è quella con agenti atmosferici, flora e fauna: basta pagare una quota di iscrizione e lasciarsi andare ad una vita alternativa rispetto a quella condotta in città o in località di villeggiatura temporanea. Anche i campi estivi citati saranno nei pressi della spiaggia, infatti, ma si tratta di territori ancora intatti e poco frequentati dai turisti meno rispettosi dell’ambiente: una ragione in più per riscoprire filosofie e credenze ancestrali, a tratti ormai segrete nel XXI secolo.
C’è poco da stupirsi, pertanto, se le adesioni si moltiplicano di anno in anno e se i gruppi sono attualmente costituiti da fasce di età diversissime fra loro, nonché gestiti da due operatori. Inoltre, grazie alla collaborazione con lo Yacht Club Santo Stefano, chi lo desiderasse ha l’opportunità di partecipare a lezioni di vela giornaliere, organizzate nell’ottica di un’esistenza più rispettosa della natura anche nel caso in cui ci si voglia “industriare” un po’. L’iniziativa sembra essere, insomma, di lodevoli principi e anche le attività previste si prospettano affascinanti e volte a stimolare la crescita individuale e comunitaria in un environment diverso dal consueto: la meta ideale presso cui inviare i propri figli, magari soffermandosi al loro fianco per tutta la durata del campus.
Eva Luna Mascolino
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