Giorno dopo giorno, ognuno di noi spera in qualcosa, qualcosa che ci faccia, almeno in quel momento, stare bene (per svariati motivi). Per questa ragione, la cosa a cui ci affidiamo costantemente è la speranza, la quale, si dice, esser dura a morire. Tuttavia, proprio siffatta componente tende a spegnersi inesorabilmente alcune volte, facendoci sentire come abbandonati dal destino. A tal proposito, a correre ai ripari ci pensano i cosiddetti portafortuna, camuffati sotto diverse forme: un orsacchiotto, un cornetto rosso, un oggetto regalatoci da una persona importante, e così via. Ma siamo davvero sicuri che siffatti talismani funzionino davvero?
A intervenire sull’argomento, come riportato da Focus, la scienza, la quale, qualche anno fa all’università di Colonia, in Germania, ha realizzato uno studio con degli studenti prestatisi tranquillamente all’esperimento. Nello specifico, è stato chiesto ai ragazzi di portare a scuola, singolarmente, il proprio portafortuna, presi in prestito, poi, dai ricercatori con la scusa di fotografarli. A metà degli studenti partecipanti sono stati restituiti, mentre agli altri, per quell’occasione, no. Ai ragazzi, nel frattempo, è stato chiesto di svolgere alcune prove e rispondere a dei questionari, col risultato che coloro i quali avevano con sé il proprio amuleto, sono andati meglio in molte delle prove sottopostegli, al contrario dei compagni che, invece, hanno perso la scommessa in molte delle stesse.
Gli scienziati hanno spiegato che tutto questo è dato, nella stragrande maggioranza dei casi, da un fattore psicologico, nel senso che, se crediamo fermamente che quel determinato oggettino possa portarci fortuna, esso lo farà, sebbene potrebbe anche non essere un vero amuleto. Contare su qualcosa, oggi come allora e, sicuramente, anche in futuro, è molto importante, per quanto certe persone si convincano che sia molto meglio non credere in nulla. Non si nasce “sotto una buona stella”, e non si ha la fortuna, o sfortuna, dalla propria parte: bisogna solamente credere intensamente in ciò che si vuole, affinché si avveri. Provare per credere!
Anastasia Gambera
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