I ragazzi si ritrovano in possesso di un archivio di informazioni immenso, che porta loro alla scoperta di un mondo che nessuno gli spiega. Per tali motivi, serve una buona educazione all’uso delle tecnologie e di internet, necessaria al fine di poter conoscere al meglio anche il sesso.
Durante il tredicesimo Convegno di Medicina, organizzato dalla Fondazione Fontana il 29 Novembre 2018, proponendo dati e sondaggi, eseguiti dall’Università di Padova in alcuni licei, si è giunti a delle conclusioni. Inizialmente tutte le informazioni raccolte avevano come fine quello di sensibilizzare l’iniziativa per riconoscere i problemi andrologici in giovane età. Emergono così dati sull’inquinamento e la disinformazione, dimostrandosi i principali nemici delle nuove generazioni. Tuttavia, in un paese dove non tutte le scuole offrono l’ora di educazione sessuale, qualcuno sente il dovere di sostituire le istituzioni e informare, con qualsiasi mezzo, i ragazzi più giovani e ignoranti.
Sui social network e sui forum, in tutto il web, nascono pagine, chat, siti d’informazione che hanno come fine la divulgazione: definire cosa è pornografico, avvisare dei rischi, far comprendere le reazioni che il corpo può avere, e chi più ne ha più ne metta. Gli stessi siti porno danno inizio a progetti e generi di video che possono istruire le persone. Le informazioni vengono pubblicate con post, video introduttivi, storie, messaggi e commenti, creando così una rete di informazioni a cui il ragazzo può accedere.
Per quale motivo, allora, le famiglie e le scuole devono rifiutarsi di proporre l’ora di educazione sessuale, se i ragazzi comunque otterranno informazioni da internet? Perché ostinarsi a rifiutare di informare i propri figli con nozioni e parole giuste, preferendo invece di lasciarli con dubbi e domande? Che senso ha continuare a credere che la censura sia la soluzione a tutto? L’iniziativa di queste pagine di divulgazione, come Virgin&Martyr su Instagram, è già un ottimo punto di partenza, ma non deve essere l’unico.
Davide Zaino Pasqualone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.