Quando si parla di canyon viene subito da pensare agli Stati Uniti, all’Arizona, alle grandi distese rocciose. In realtà anche il nostro Bel Paese può vantare un luogo maestoso, un vero e proprio canyon italiano. Ci troviamo nella regione delle Marche, nella Gola del Furlo.
Gli Stati Uniti sono sicuramente il cuore dei grandi canyon, basta pensare ai loro tipici paesaggi rocciosi. Invece, al contario di quanto si possa pensare istintivamente, i canyon sono molto più vicini di quanto crediamo. Anche in Italia ce ne sono alcuni che regalano emozioni a chi decide di esplorarli. Uno tra i più maestosi, suo malgrado forse troppo poco celebre, è la Gola del Furlo. Come le grandi incisioni americane, anche il canyon italiano è antichissimo ed è stato salvaguardato perchè potesse mantenere la propria natura.
Il nome attribuito al magico luogo marchigiano ha delle origini etimologiche che non sono propriamente casuali. Infatti, la parola “Furlo” deriva dal latino “forulum”, che significa piccolo foro. Ciò che stona è sicuramente l’aggettivo piccolo, in quanto la gola copre un territorio esteso e profondo. La frattura rocciosa ha moltissime caratteristiche storiche e naturali che, nel 2001, hanno portato il Ministero dell’Ambiente a dichiararla una riserva naturale italiana. Il sito si trova a poca distanza dalla città di Urbino e si raggiunge comodamente attraverso la Via Flaminia. Il fiume che percorre la Gola del Furlo è il Candigliano, sormontato ai lati dal Monte Pietralata e dal Monte Paganuccio.
Uno dei primi a rimanere affascinato dalla bellezza incontaminata del canyon italiano fu l’impeatore romano Vespasiano, negli anni 70 d.C.. Per il suo amore nei confronti di questo luogo fece costruire un passaggio per facilitare le visite, una galleria tutt’ora percorribile. Circa 100 anni fa la costruzione di una diga nella zona fece diminuire l’altezza e la profondità della gola, ma la meraviglia del luogo è rimasta immutata. Infatti questo spazio nascosto di terra regala emozioni non solo per la sua enorme ricchezza naturale, ma anche per il suo patrimonio di flora e fauna. L’aquila reale, un uccello raro ed elegante, nidifica nella Gola del Furlo e per questo motivo ne è diventata uno dei simboli.
Tra il fascino delle rocce, della profondità, dell’acqua che scorre, delle montagne che nascondono il canyon, della flora e della fauna ce n’è per tutti i gusti. Gola del Furlo è un luogo degno di essere visitato, perciò la riserva organizza durante tutto l’anno eventi, gite, camminate ed escursioni. Si tratta di una passeggiata adatta a tutti perchè produce emozioni di vario tipo ed è un luogo da salvaguardare per la sua importanza che spazia dal contesto storico a quello geologico e naturale.
Sara Tonelli
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