Dopo i messaggi di testo e le chiamate anonime, adesso è possibile inviare anche email sconosciute falsificando del tutto il mittente. Come? Vi sono diversi siti che lo permettono, tra cui anche Google. Utile espediente o ulteriore pericolo per eventuali attacchi hacker?
Proiettato sul web il sette luglio 2009, con più di 25Gb di spazio per la posta elettronica Gmail è uno dei servizi migliori per fruizione di contenuti inviati e ricevuti via email. 350 milioni di utenti in tutto il mondo, a causa di un bug che sta mettendo veramente in pericolo la loro incolumità, adesso potranno anche inviare posta elettronica completamente anonima, falsificandone il mittente. Il problema è stato scoperto da una giovane ricercatrice, la quale ha inoltrato un messaggio inserendo addirittura il contatto security@google.com: fatto questo, la ragazza ha segnalato immediatamente quanto scoperto, ricevendo come risposta che, in realtà, Google ne era già consapevole da tempo, ma non si era impegnato nel risolvere la scorrettezza poiché giudicata non rischiosa per la sicurezza di coloro che utilizzano la piattaforma. Per poter utilizzare il meccanismo, basta andare sulle impostazioni dell’account e cambiare il proprio indirizzo con un altro.
Tuttavia, vi sono siti appositamente creati per l’invio di email dall’emittente ignoto: Anonymouse, il quale permette di spedire l’email tenendo oscurato completamente non solo il proprio recapito di posta elettronica, ma anche le informazioni relative a esso e alla persona che lo possiede; DeadFake, sito che, mediante la scelta di un dominio realmente esistente e l’immissione di un indirizzo email altrui, consente di trasmettere corrispondenza come se inviata da un’altra persona. Basta compilare il modulo all’interno e inoltrare; Send-Email, servizio attraverso cui inviare messaggi perfino in mancanza di un indirizzo effettivamente esistente; Guerrilla Mail che, oltre a inviare email anonime, può, mediante un filtro anti-spam, selezionare la posta indesiderata. Infine, SilentSender, il più impiegato da tutti nell’invio di email anonime proprio per la sua estrema semplicità: occorre, infatti, solamente introdurre il contenuto testuale, accettare i termini del servizio, immettere il codice anti-spam e cliccare invia.
La pericolosità di tutto questo, soprattutto a riguardo del bug di Google, sta nel fatto che tale meccanismo potrebbe aumentare vertiginosamente gli attacchi hacker per mezzo di email inviate anonimamente da persone dalle maligne intenzioni. Si è rilevato, nondimeno, che la maggior parte della posta inoltrata da mittenti di cui non si possiede l’indirizzo in questione viene trasferita nella sezione spam direttamente dal proprio indirizzo: la pecca sta nel fatto che qualora se ne ricevessero da destinatari considerevoli, come banche, istituti assicurativi o quant’altro, si potrebbe cadere nel tranello di aprire siffatti messaggi ed eventualmente vedersi trafugate informazioni personali importanti quali password, indirizzi di posta e qualsivoglia dato. Fare attenzione, pertanto, alla posta ricevuta e in caso cestinare immediatamente per evitare beghe peggiori.
Anastasia Gambera
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