Elon Musk continua a far parlare di sé e non solo per il suo patrimonio da far invidia. Tesla, missioni spaziali e Starlink non bastano: adesso pensa ai social. Dopo aver abbandonato l’idea di creare un suo social network, ha deciso di acquistare il 9,2% delle azioni di Twitter, diventandone il maggior investitore. Tutto lascia presagire che abbia intenzione di far sentire la propria voce e tentare una rivoluzione della piattaforma.
Lunedì è arrivata la notizia ufficiale: l’imprenditore Elon Musk ha investito ben 2,89 miliardi di dollari in azioni di Twitter, acquisendone in totale il 9,2%. Inoltre, pochi giorni fa, è entrato nel Consiglio di amministrazione della società. Questo rende Musk il maggiore shareholder individuale di Twitter e lo pone in una posizione molto interessante, se consideriamo le svariate lamentele che ha recentemente rivolto alle politiche del social.
Twitter sembra essere la piattaforma preferita di Musk: è il social dove è più attivo, dove conta quasi 81 milioni di followers e oltre 17mila tweet. È proprio con un tweet simpatico che ha confermato la veridicità delle notizie riguardo all’acquisizione.
Oh hi lol
— Elon Musk (@elonmusk) April 4, 2022
Tuttavia, la scelta di acquisirne le azioni (già in aria da tempo) non è dovuta alla sua simpatia per “i cinguettii” di Twitter. Al contrario, sembra esserne alquanto insoddisfatto, come testimoniano i suoi recenti tweet.
Il problema principale di Twitter, secondo l’imprenditore, sta proprio nella sua politica poco democratica. A suo dire, essa non darebbe abbastanza spazio all’utente e alla sua libertà di parola. Lo testimonia un tweet sotto forma di sondaggio rivolto ai suoi followers: «La libertà di pensiero è essenziale in una democrazia funzionante. Pensi che Twitter aderisca rigorosamente a questo principio?». La risposta del 70% degli utenti è stata «No».
Free speech is essential to a functioning democracy.
Do you believe Twitter rigorously adheres to this principle?
— Elon Musk (@elonmusk) March 25, 2022
Altro grande problema della piattaforma sono gli algoritmi. «Credete che gli algoritmi di Twitter dovrebbero essere open access?» – ancora una volta gli utenti si dichiarano favorevoli alla proposta di Musk, con l’82% di “sì”.
Twitter algorithm should be open source
— Elon Musk (@elonmusk) March 24, 2022
Il problema degli algoritmi è, ancora una volta, legato alla centralità dell’utente che, secondo Musk, dovrebbe avere più controllo sulla piattaforma (e quindi avere la possibilità di scegliere quale algoritmo usare). Lo stesso fondatore Jack Dorsey si è dichiarato favorevole a questa proposta.
L’ultima “falla” individuata da Musk riguarda la mancanza di un edit button per modificare i tweet dopo pubblicati. Un problema di poco conto rispetto ai precedenti, ma che rende comunque fastidiosa l’esperienza sul social, impedendo la correzione di eventuali errori di battitura (come sottolineato ironicamente dagli “yse“e “on” nel sondaggio di Musk).
Do you want an edit button?
— Elon Musk (@elonmusk) April 5, 2022
Dorsey, prima scettico nei confronti di questa possibilità, si è ora dichiarato favorevole: questo la dice lunga sull’influenza di Musk sulle scelte della società.
https://twitter.com/TwitterComms/status/1511456466233815041
Ciò che emerge dai tweet di Elon Musk (e che sicuramente gli dà un punto in più nell’opinione pubblica) è l’importanza che attribuisce agli utenti. Di fatti, tutte le “proposte” da lui avanzate si basano sempre sull’accordo del pubblico ed è proprio per questo motivo che ha scelto la forma del sondaggio. L’imprenditore aprirà Twitter a una nuova era di “pura” democrazia? Seppur tutto faccia presagire una grande rivoluzione, Parag Awral e Jack Dorsey procedono ancora con i “piedi di piombo”. Durante le negoziazioni hanno infatti stabilito una soglia del 14,9% delle azioni, oltre la quale Musk – almeno al momento – non può andare. Tuttavia, il contributo di Musk potrebbe essere prezioso per il social e dargli quel poco di appeal che gli manca per superare i grandi competitor. Twitter, infatti, pur essendo la piattaforma preferita per l’informazione, fatica ancora a prendere piede. Lo stesso Facebook, nonostante stia gradualmente cadendo in disuso, conta ancora molti più utenti giornalieri. Forse una rivoluzione firmata Elon Musk è quello che ci vuole per permettere a Twitter di “conquistare” quella quota di utenti che continuano a preferire altri social.
Alice Maria Reale
Fonte immagine: Pixhere
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.