Dall’8 al 12 gennaio si è svolto a Las Vegas, come ogni anno, il CES – Consumer Electronics Show, ovvero la più grande fiera per le aziende leader nel settore dell’elettronica, durante la quale vengono presentati i prodotti del futuro, dagli smartphone, alle auto, ai dispositivi più disparati. La manifestazione esiste dagli anni ’70 e da allora è stata la culla delle più importanti invenzioni tecnologiche, tra cui: il videoregistratore nel 1970, i CD-Rom nel 1985, il lettore Mp3 nel 1998, i primi networks ad alta velocità per i cellulari nel 2001 e il celebre iPhone nel 2007.
Il focus di questa edizione è stato su temi caldi come l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata, i dispositivi per le case intelligenti, ma anche le città smart e le energie rinnovabili, punto su cui gli Stati Uniti non hanno ancora un’opinione univoca. Un grande ritorno di quest’anno è stato Google, che ha risposto all’attacco dell’assistente virtuale di Amazon, Alexa, lanciata nel 2017. Di solito i grandi nomi non presenziano al CES, preferendo organizzare eventi propri, Google invece ha deciso di farla da padrone, inserendo innumerevoli cartelloni con «Hey Google!» (la variante inglese di «OK Google») in tutta la città, tanto che era impossibile non incrociarne almeno uno. La novità di questo assistente è che può far collaborare gli elettrodomestici in casa (come ad esempio il frigorifero e la televisione) per creare smart homes, tuttavia questo progetto è stato criticato poiché sembra più una casa controllata da un unico telecomando piuttosto che una casa davvero smart.
Sono stati presentati anche gadget meno astratti e più utili, come Aibo, il cane-robot della Sony che si comporta proprio come un cane vero; Velco Wink Bar, il manubrio per la bici con sistema GPS (per rincorrere i ladri meno avveduti) e con illuminazione propria o il Suv Hyundai Nexo, alimentato ad idrogeno e provvisto di guida assistita. Può succedere anche che grazie all’elettronica le fiabe diventino realtà, è il caso di Anna Smart Mirror, uno specchio “parlante” simile a quello della matrigna di Cenerentola e finora utilizzato solo negli hotel di lusso: dà informazioni sul meteo, i trasporti locali e mostra i feed dei social network dell’ospite. Il produttore AirNodes mira, adesso, a rendere questo specchio disponibile anche ai consumatori finali e svilupparlo affinché diventi un vero e proprio controller per tutta la casa.
Molte startup presenziano al CES in cerca di investitori per i propri progetti, quest’anno c’è stata anche la startupper statunitense Carol, che alla veneranda età di 83 anni ha presentato un gadget degno di rispetto e interesse: «SaveYourLovedOnes» è un dispositivo che riesce a percepire il respiro di umani e animali rimasti chiusi in auto, e lancia un suono di allarme alla chiusura della portiera. Carol è stata spinta dai troppi casi di bambini dimenticati in auto, per distrazione o fretta, per realizzare la sua invenzione. Un’altra apparecchiatura nobile è il robot-papera della Aflac, che ha vinto il premio A Better World del CES 2018. All’apparenza sembra un pupazzo, in realtà è un robot sensibile al tocco e con movenze quasi naturali, che la Aflac ha destinato ai bambini ammalati di cancro. Sul petto della paperella c’è un tondino nel quale si può applicare un tubicino simile a quello che usano i pazienti per le terapie, cosicché si sentano meno soli e spaventati. Grande assente Apple, che da tempo diserta le esposizioni di elettronica più importanti in nome della sua esclusività e finora non sembra che ne abbia risentito molto in termini di ricavi. Secondo gli esperti, anche la realtà virtuale è stata assente pur essendoci perché i costi sono ancora troppo proibitivi per il largo consumo. Nonostante ciò si sono fatti valere i visori stand alone (che non necessitano di computer e simili per funzionare), come Mirage Solo di Lenovo.
Si può dire, quindi, che le novità non siano mancate in questa edizione e gli appassionati non vedono l’ora di avere tra le mani i gadget ammirati. Se le invenzioni presentate saranno top o flop sarà il mercato a deciderlo, il progresso tecnologico non si fermerà di certo, tutto bene, comunque, finché sarà l’uomo ad avere il potere di togliere la spina.
Anna Colombo
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