MILANO – L’Intelligenza Artificiale (IA o AI in inglese), conosciuta come intelligenza potenziata dal lavoro delle macchine, è ormai una realtà. Senza neanche renderci conto, giorno dopo giorno è sempre più presente in alcuni settori e servizi, soprattutto in quello dell’educazione in cui sta contribuendo a personalizzare e migliorare l’esperienza d’insegnamento. In occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti ABA English, un’accademia d’inglese online pioniera nel settore per aver lanciato una skill su Amazon grazie all’IA, ha presentato i vantaggi dell’intelligenza artificiale e le sue applicazioni chiave per aiutare i professori 3.0 di oggi.
L’Intelligenza Artificiale è nata per consolidare e migliorare le relazioni tra il professore e l’alunno. Fra i tanti aspetti positivi, uno di quelli che genera maggiori vantaggi per i professori 3.0 di oggi è la personalizzazione dell’insegnamento, considerando che l’IA può riconoscere il livello di miglioramento, identificare i punti di forza e quelli deboli, riconoscere in che punto lo studente ha bisogno di ripassare un argomento o quando è necessario uno sforzo maggiore, e così fornire l’aiuto necessario. Il tutto in una manciata di secondi. Quest’applicazione è particolarmente interessante nel caso del sistema educativo italiano, dove sono presenti studenti con diversi livelli e diversi bisogni.
L’IA aiuta il docente anche quando la lezione è giunta al termine attraverso il cosiddetto “accompagnamento virtuale”, che fa sentire lo studente in un ambiente rilassato e lontano dal giudizio degli altri mentre svolge i compiti, e sottolinea gli errori che commette senza sentirsi frenato dal resto della classe. Questo tipo di sistema fornisce agli alunni l’opportunità di avere un feedback veloce sul loro progresso e di riconoscere possibili errori per poterli correggere con efficacia e prontezza. Per fare solo due esempi: sarebbe di grande utilità per lo svolgimento dei compiti e per le prove scritte.
Una volta che l’intelligenza artificiale si sarà consolidata in Italia, una delle sue molteplici funzionalità sarà quella di aiutare gli insegnanti nel processo di valutazione dei suoi alunni. Ciò permetterà ai docenti di ridurre in misura considerevole la mole di lavoro e poter dedicare più tempo a seguire meglio gli studenti che ne hanno necessità. È già possibile utilizzare dei software per correggere prove di selezione a risposta, come test o a risposta chiusa, e non ci vorrà molto prima che riescano a decifrare la scrittura degli studenti e valutino le prove scritte
In questo campo, ABA English è un referente, avendo lanciato sul mercato la skill di Amazon English Test, insieme all’Istituto di tecnologia del Massachusetts (MIT) che permette di valutare il livello d’inglese attraverso il riconoscimento vocale dell’assistente virtuale Alexa. English Test si attiva per mezzo della voce e, trattandosi di un test che si adatta ad hoc, si adegua al livello riconosciuto, simulando una vera e propria conversazione con un professore. Per il momento, questo tipo di strumenti non sono altro che un supporto per il docente, ma a poco a poco si perfezioneranno e potranno rappresentare un cambio nel concetto dell’insegnamento.
Il termine chatbot proviene dall’unione di due parole: chat (conversare) e bot (un bot è un robot, un software capace di rispondere a domande su diversi argomenti). Spesso, questa tecnologia si utilizza con fini pratici anche se qualcuno utilizza già dei sistemi sofisticati per processare il linguaggio naturale, le cui risposte possono avvicinarsi a quelle di una persona reale. Senza dubbio, la maggior parte di questi utilizza una base dati che funziona sulla presenza di parole chiave coincidenti. Se si affianca alla chatbot un vero maestro in grado di retroalimentare lo studente e comunicare con lui, i risultati possono essere davvero promettenti.
«Il professore è una figura che sente sempre di più la necessità di essere in sintonia con la tecnologia e di completarsi con questa per migliorare l‘insegnamento di oggi e di domani, così come l’esperienza dell’apprendimento per il proprio alunno» dichiara Maria Perillo, Chief Learning Officer di ABA English. «Per questo motivo, e in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti, ABA English ha lanciato i teachers messages (un servizio di messaggistica istantanea con i nostri professori) che permette agli alunni di rimanere in contatto costante e di sentirsi sempre affiancati in tempo reale da professori riconosciuti. In questo modo, combiniamo la flessibilità della tecnologia con la presenza insostituibile del professore, che apporta l’empatia e la vicinanza che solo le persone possono dare».
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