È ufficiale: il seguito di Twin Peaks non sarà girato da David Lynch. Il celebre regista della storica e fortunata serie degli anni ’90 lo ha annunciato, non senza rammarico, lunedì mattina su Facebook: «Dopo un anno e quattro mesi di negoziazioni me ne sono andato perché (il canale TV via cavo Showtime, ndr) non ha offerto abbastanza denaro per realizzare il copione come sentivo che avrei dovuto fare. Nel fine settimana ho iniziato a chiamare gli attori per dire loro che non sarò il regista».
E pensare che lo scorso ottobre era stato lo stesso Lynch a confermare il ritorno di Twin Peaks dopo 25 anni, con 9 nuovi episodi che avrebbero dovuto continuare la storia, interrotta nel 1991, delle indagini sull’omicidio di Laura Palmer. Ma la nuova serie che è ambientata nel presente, andrà comunque avanti e sarà probabilmente trasmessa negli Stati Uniti su Showtime nel 2016. Il canale TV, secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Guardian, si è “intristito” della decisione presa da Lynch, precisando: «Amiamo il mondo di Twin Peaks e continuiamo ad aggrapparci alla speranza di poterlo riportare indietro con tutta la sua gloria, insieme a entrambi gli straordinari creatori, David Lynch e Mark Frost». Non è comunque detto che il progetto riesca ugualmente a concretarsi, benché tutte le sceneggiature siano state ultimate. David Nevins, presidente del network, ha dichiarato di avere incontrato personalmente Lynch nel tentativo di trovare con lui un punto d’incontro tra le sue richieste e le disponibilità della compagnia. Alcune fonti rivelano che Showtime era disposta a ricompensare più profumatamente Lynch per il suo lavoro, ma aveva chiesto concessioni in altri campi che non piacevano al regista.
Il mystery drama, che ha tenuto incollati davanti lo schermo milioni di teenagers tra il 1990 e il 1991, con 30 episodi trasmessi, narra delle vicende successive alla morte dell’adolescente Laura Palmer nella surreale cittadina al confine tra gli Stati Uniti e il Canada, Twin Peaks appunto. “Chi ha ucciso Laura Palmer?” è stata la domanda più diffusa in quel periodo, addirittura posta nientemeno che dall’ultimo presidente dell’Unione Sovietica, Mikhail Gorbaciov, grande fan della serie TV. Finita la Guerra Fredda infatti, la televisione russa trasmise lo show. E Gorbaciov, interessato, telefonò – si spera non usando la linea rossa – al suo omologo americano, George W. Bush, per porre la fatidica domanda.
Nel frattempo, i fan stanno facendo la propria parte con Save Twin Peaks, una campagna per sollecitate Showtime a trovare un accordo con Lynch o lasciare che sia un’altra realtà televisiva a dare al pubblico ciò che il pubblico chiede. La campagna include una petizione su Change.org alla quale hanno aderito al momento oltre 17.000 persone.
Chiara Grasso
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