The Lockdown Sessions è il trentaduesimo album del settantaquattrenne cantautore e pianista britannico Elton John composto da sedici tracce che riprende vari generi. Uscito il 22 ottobre 2021, è un disco che proprio come dice il nome è stato registrato durante la pandemia del 2020. Lockdown che ha dato modo a molti artisti di studiare la situazione e prendere ispirazione per progetti futuri.
Lo stesso autore ha dichiarato che l’album è stato realizzato tramite la piattaforma Zoom. Dichiarando anche come per lui sia stato del tutto nuovo lavorare su nuovi materiali tramite uno schermo.
The Lockdown Sessions di Elton John, appunto, non tratta temi sulla pandemia, è un lavoro discografico a cui hanno partecipato molti artisti e produttori. Alcuni pezzi come Chosen Family e The Pink Phantom non sono altro che canzoni presi dagli album degli artisti partecipanti. I pezzi sono rispettivamente di Rina Sawayama dal suo quasi omonimo album Sawayama, e di Damon Albarn dall’album Song Machine, Season One: Strange Timez. Brano che aveva già visto la collaborazione con Elton John. Lo stesso discorso vale anche per la cover dello stesso cantautore di It’s a Sin dei Pet Shop Boys, o la cover di Miley Cyrus di Nothing Else Matters apparsa nel tribute album The Metallica Blacklist.
L’album di Elton John è un mix di tutti i generi e per tutte le età, per questo è adatto a tutte le generazioni. The Lockdown Sessions si apre con Cold Heart. Bravo che vede la collaborazione con la cantante inglese di origini kosovare-albanesi Dua Lipa, un pezzo disco per un’atmosfera molto anni ’80. Dalla seconda traccia invece già ci immergiamo nella modernità, nella trap/rap, con Always Love You featuring Young Thug e Nicky Minaj.
Il soul si incrocia con il pop nel brano Learn to Fly con i Surface. In After All, invece, abbiamo la collaborazione con il cantautore americano Charlie Puth, e lì torniamo alle origini di Elton John. In seguito avremo Chosen Family (5), The Pink Phantom (6), It’s a Sin (7) e Nothing Else Matters (8). La nona traccia Orbit è mix tra synth pop e musica elettronica, qui abbiamo la collaborazione con il cantautore inglese SG Lewis.
Il pianoforte di Elton John suona divinamente nella decima traccia country rock Simple Things con la cantautrice country americana Brandi Carlile, e si ritorna nel synth pop con Beauty in the Bones con l’artista Jimmie Allen, l’undicesimo brano, e trap/rap nel pezzo One of Me con Lil Nas X, dove le mani di Elton John si sentono eccome(12). La tredicesima traccia E-Ticket è un pezzo rock/blues che sembra un omaggio a Bruce Springsteen, con la voce di Eddie Vedder ad accompagnare con il suo solito timbro vocale che lo ha contraddistinto in questi anni.
Finish Line (14) è una ballad dove la voce di Elton John si incrocia con la voce di Stevie Wonder e poi è la musica a fare il resto, uno dei più belli di questi album. Il rock ritorna in Stolen Car, quindicesima traccia dell’album, dove in questo caso la voce di Elton John incontra quella della cantautrice e componente dei Fleetwood Mac Stevie Nicks.
La perla dell’album risiede nella sedicesima e ultima traccia, I’m Not Gonna Miss You. Scritta dal cantautore country Glen Campbell e registrata nel 2014. La canzone riguarda lo stesso autore malato di Alzheimer, che poi porterà lo stesso Glen alla morte nel 2017. Nel 2021 Elton John deciderà di inserirla nel suo album di collaborazioni e duettare con l’anima di Glen Campbell.
The Lockdown Sessions è quindi un lavoro che include l’essenza di Elton John e del genere con cui ha avuto successo adattandosi agli artisti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Progetto che forse dividerà i veri fan dell’artista ma bisogna comunque apprezzarne il coraggio già al solo pensiero di poter realizzare un disco di questa maniera. Un nonno che vuole farsi voler bene dai più giovani avvicinandosi a loro ma mantenendo il suo stile.
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.