Giusto il tempo di archiviare la nona giornata, che la Serie A è pronta a scendere nuovamente in campo per un turno infrasettimanale.
Si inizia già questo pomeriggio, alle 18:30; con due match molto importanti per quanto riguarda la zona retrocessione: Spezia–Genoa e Venezia–Salernitana.
Iniziamo dal derby ligure che molto potrebbe dire per quanto riguarda la permanenza sulle rispettive di Thiago Motta e Davide Ballardini. Entrambe le squadre faticano a ottenere risultati positivi e la situazione in classifica non è delle migliori. Gli spezzini si trovano al diciassettesimo posto con sette punti, uno in più dei rivali odierni che si trovano giusto una posizione più giù. Se, però, i padroni di casa hanno avuto la meglio negli scontri diretti contro Venezia (1-2) e Salernitana (2-1), altrettanto non si può dire per il Grifone. Quest’ultimo, non solo è riuscito a vincere solo una delle precedenti nove partite ma ha anche avuto la peggio in sfide per la salvezza come contro la Salernitana (1-0). Si prevede un derby infuocato, tra due squadre pronte a battagliare per punti importanti.
Per quanto riguarda l’altro match del pomeriggio, si rimane nei piani bassi della classifica con due squadre (neo-promosse) che hanno avuto cammini differenti. I padroni di casa, attualmente sedicesimi, hanno mostrato una determinazione e un’organizzazione di gioco che li permette di restare fuori dalla zona retrocessione. Mister Paolo Zanetti sa che la strada da percorrere è ancora lunga ma, vincere una partita come quella di oggi, equivale a prendere delle scorciatoie. Dall’altro lato, una squadra che non ha sortito effetto neanche dal cambio in panchina. Il ritorno di Stefano Colantuono sulla panchina granata non è stato come l’allenatore romano si aspettava. Una brutta sconfitta in casa contro l’Empoli (2-4) che poteva essere molto più pesante dopo lo 0-4 dell’intervallo. I campani sono chiamati a cambiare marcia se vogliono aspirare alla salvezza e questa sfida rappresenta l’occasione perfetta.
Terzo e ultimo match di giornata, quello delle 20:45, tra Milan e Torino. I rossoneri, nonostante le varie indisponibilità avute, grazie alla vittoria in trasferta contro il Bologna (2-4) e il pareggio del Napoli contro la Roma (0-0) sono riusciti ad agganciare i partenopei in vetta la classifica. Fin qui, un cammino pressoché perfetto del Diavolo che hanno vinto otto volte e pareggiato una. Mister Pioli, poi, può anche sorridere per i recuperi di Theo Hernandez e Brahim Diaz risultati negativi al Covid. Solo il francese, però, è convocabile per la partita odierna; mentre lo spagnolo, negativizzatosi questa mattina, dovrà aspettare il fine settimana che viene per tornare in campo. Recuperato, in mezzo al campo, anche Kessié che dovrebbe essere schierato titolare. Davanti, solito ballottaggio Giroud–Ibrahimovic, con il francese in vantaggio.
Per quanto riguarda il Toro possiamo tranquillamente affermare che è protagonista di buon campionato, totalmente differente dagli ultimi disputati. Il prezioso lavoro di Ivan Juric sta dando già i suoi frutti e l’undicesima posizione in classifica non è un caso. Uscire da “San Siro” con anche solo un punto sarà difficile ma l’allenatore croato può puntare sul ristabilito Andrea Belotti.
Questa decima giornata continua domani con un programma che vede disputarsi ben sei partite: tre al pomeriggio, ore 18:30 e altrettante in serata, ore 20:45.
La prima a scendere in campo sarà la Juventus che ospita all’Allianz Stadium il Sassuolo. I padroni di casa, domenica sera, sono riusciti ad evitare una sconfitta che poteva essere determinante per il proseguo della stagione. Il pareggio di Dybala all’ultimo su rigore contro l’Inter (1-1) e lo stop del Napoli in casa della Roma, hanno permesso alla squadra di Max Allegri di restare a dieci punti dalla vetta. L’allenatore toscano, però, non potrà essere contento dal punto di vista della prestazione offensiva. Se è vero che il sistema difensivo è praticamente impenetrabile, varie lacune e difficoltà presenta il sistema di gioco. Una volta recuperata palla ci si affida a qualche sprazzo di Cuadrado o Chiesa e alle giocate di Paulo Dybala (tornato dall’infortunio). Per il resto poche idee chiare e tanti errori tecnici. Non è questa la Vecchia Signora che si vorrebbe vedere in campo.
Ad affrontarla, invece, una squadra con caratteristiche totalmente opposte. Nonostante il bel gioco offerto, i neroverdi hanno spesso faticato a trovare i tre punti. Per fortuna loro, così non è stato sabato pomeriggio, quando la formazione di mister Dionisi ha avuto la meglio sul Venezia (3-1). Il tredicesimo, non è il posto in cui questo Sassuolo merita di stare ma da quelle parti son sicuri che troveranno presto anche la giusta dose di cinismo.
Contemporaneamente, ha luogo a “Marassi” una piacevole (almeno sulla carta) partita tra Sampdoria e Atalanta. I padroni di casa, tornati alla vittoria dopo un mese, nell’ultimo turno hanno battuto senza troppe fatiche lo Spezia (2-1). Questa potrebbe dare nuova linfa alla squadra di D’Aversa che aveva ottenuto un solo punto nei precedenti quattro incontri. Torna insieme e dal primo minuto la coppia Quagliarella-Caputo.
Per quanto riguarda la Dea, questa fatica a esprimersi allo stesso livello degli anni passati. I tanti infortuni stanno avendo un ruolo importante ma la squadra di Gasperini non sembra fin qui avere quella brillantezza e “spavalderia” che ha sempre mostrato. Deludente anche l’ultimo match, quando i bergamaschi sono stati raggiunti in extremis dall’Udinese (1-1). Per tornare alla vittoria, l’ex allenatore di Genoa e Inter, si affida alla qualità dei suoi uomini migliori con Malinovskyi e Muriel che dovrebbero sostenere la punta Duvan Zapata. Vietato perdere altri punti per strada, in una sfida che comunque sia è tutt’altro che facile.
Stesso orario (18:30) per l’incontro della “Dacia Arena” tra Udinese e Hellas Verona. I friulani, come appena detto sopra, sono riusciti a portare a casa un punto meritato dalla “Gewiss Arena”. La squadra di Luca Gotti sta disputando un campionato in linea con quelli degli anni passati, occupando una quattordicesima posizione che comunque sia non può lasciar tranquilli. Grosso difetto, la difficoltà a conquistare i tre punti: l’ultima vittoria dei bianconeri di Udine risale addirittura al 12 settembre. Dall’altro lato del campo, invece, si presenta un Hellas in grande spolvero. Il periodo favorevole degli scaligeri, corrispondente con l’arrivo in panchina di Igor Tudor, sta continuando e domenica pomeriggio la Lazio ne ha avuto una dura dimostrazione (4-1).
Si continua poi con le sfide serali che vedono impegnate in campi diversi tre delle cosiddette “Sette Sorelle”.
Start alle 20:45 dalla “Sardegna Arena”, dove i padroni di casa del Cagliari ospiteranno la Roma. I rossoblù, dopo aver ottenuto la prima vittoria stagionale contro la Sampdoria (3-1), domenica pomeriggio hanno avuto un’altra battuta d’arresto a Firenze. Quello che dovrebbe far preoccupare mister Mazzarri non è solo il pesante risultato finale (3-0) ma anche la scialba prestazione fornita. La formazione sarda, attualmente diciannovesima, sembra seguire il copione della passata stagione quando si salvò, quasi miracolosamente, con l’arrivo in panchina di Semplici. Occhio alle condizioni di Godin, Nandez, Caceres e Strootman usciti acciaccati dal “Franchi”.
Per quanto riguarda i giallorossi, anche loro non stanno attraversando un buon periodo. L’umiliante sconfitta subita in Norvegia contro il Bodo Glimt (6-1) e le successive critiche a giocatori e non, hanno spazzato via l’entusiasmo che c’era nell’aria di Trigoria. In campionato, la squadra di José Mourinho è riuscita (parzialmente) ad alzare la testa pareggiando una comunque sia complicata partita contro il Napoli (0-0). Tornare il più presto possibile alla vittoria è l’obiettivo dello “Special One”, il quale dovrebbe affidarsi agli stessi undici titolari di domenica pomeriggio.
In contemporanea, scenderanno in campo al “Castellani” Empoli e Inter. I padroni di casa, protagonisti di un campionato fin qui al di sopra di ogni rosea aspettativa, si trovano sorprendentemente al decimo posto. Bene anche nell’ultima sfida contro la Salernitana, vinta senza troppi problemi con un pirotecnico 2-4. La squadra di Andreazzoli, dunque, si sta ben comportando e in questo match non parte assolutamente battuta. A tal proposito, da ricordare la vittoria dei toscani nel campo della Juve (0-1).
Ad affrontarli una squadra arrabbiata e in cerca di riscatto, dopo il pareggio subito a pochi minuti dalla fine contro la Juventus. A compromettere una vittoria che sembrava quasi in tasca, un’ingenuità di Dumfries che ha causato il fallo da rigore e l’ira di Simone Inzaghi. I neroazzurri, che per larghi tratti hanno avuto il pallino del gioco e concesso poco ai bianconeri, sono stati protagonisti di un altro incontro ben giocato ma dal quale non hanno portato a casa i tre punti. Ritornare alla vittoria, considerata anche la sconfitta di dieci giorni fa contro la Lazio, è il miglior modo per riprendere una corsa che per ora vede i campioni d’Italia in carica lontani sette punti dalla vetta. Possibile turnover per uno tra Dzeko e Lautaro: scalpitano Alexis Sanchez e il rientrante Correa.
Chiude questo mercoledì di Serie A, la sfida dell’Olimpico tra Lazio e Fiorentina. La squadra di Maurizio Sarri, apparsa fin qui molto discontinua, deve mettersi alle spalle la batosta presa al “Bentegodi” contro il Verona. I biancocelesti, oltre non avere una rosa che si adatta bene al 4-3-3 “sarriano”, non hanno ancora recepito quelli che sono gli insegnamenti dell’allenatore. Da capire meglio e risolvere la questione riguardante Luis Alberto. Il centrocampista spagnolo, dovrebbe sedersi in panchina per la quarta partita consecutiva. Inamovibile, al centro dell’attacco, Ciro Immobile.
Ad attenderli nell’altro lato del campo, una Viola che ha ripreso il proprio cammino battendo il Cagliari per 3-0, dopo le sconfitte con Napoli e Venezia. I gigliati, che occupano la settima posizione alla pari con Atalanta e Juventus, si sono subito adattati al gioco e alle idee innovative e produttive di Vincenzo Italiano che sta confermando di essere uno dei migliori allenatori della Serie A. Inoltre, sono stati bravi nel mantenere fuori dal terreno di gioco le voci riguardanti il futuro di Dusan Vlahovic. Quest’ultimo, è senza dubbio la stella della rosa toscana ma per evitare ulteriori polemiche e pressioni, contro il Cagliari, ha preferito lasciare il rigore a capitan Biraghi. Ha trovato poi lo stesso la via del gol con una punizione straordinaria. Con lui nel reparto d’attacco non ci sarà Nico Gonzalez risultato positivo al Covid-19.
Chiude il programma di questo turno infrasettimanale, valevole per la decima giornata di Serie A, il posticipo dello stadio “Maradona” tra i padroni di casa del Napoli e Bologna. I partenopei, reduci dal pareggio contro la Roma, sono ancora al primo posto della classifica ma alla pari con il Milan di Pioli. La squadra di mister Spalletti, all’Olimpico, ha dato dimostrazione della propria forza riuscendo a portare a casa un punto da una sfida diventata molto dura dal punto di vista dell’intensità e della fisicità. Giovedì sera, invece, dovranno venir fuori le doti tecniche di cui giocatori come Fabian Ruiz, Zielinski e Insigne dispongono. Intoccabile e travolgente, là davanti, Victor Osimhen.
Nelle file degli ospiti tanta amarezza per la sconfitta di sabato sera contro il Milan (2-4) condizionata e non poco dalle due espulsioni. I rossoblù, che con l’uomo in meno avevano rimontato da 0-2 a 2-2, si sono dovuti arrendere dopo la seconda espulsione rimediata a Soriano. Senza queste due, la partita sarebbe potuta finire diversamente ma mister Mihajlovic sa che con i “se” e con i “ma” non si fa nulla. Quest’ultimo dovrà gestire una piccola emergenza nel reparto offensivo. Oltre allo squalificato Soriano, potrebbe saltare la sfida di Napoli anche Arnautovic per un problema muscolare. Chances, quindi, per Orsolini e Sansone che supporteranno la punta Barrow.
Il turno infrasettimanale è alle porte, le sorprese dietro l’angolo. Mettetevi comodi signore e signori lo spettacolo della Serie A sta per iniziare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
Il suo compito? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa!