CANNES – Questa mattina al Festival di Cannes è stata presentata in anteprima la nuova pellicola “Manbiki Kazoku” del regista giapponese Hirokazu Kore-Eda. Un film molto apprezzato tra il pubblico e con un cast eccezionale: Franky Lily (Shibata Osamu), Ando Sakura (Shibata Nobuyo), Matsuoka Mayu (Shibata Aki) Kiki Kilin (Shibata Hatsue), Jyo Kairi (Shibata Shota) e Sasaki Miyu (Hojo Jur). Alla sceneggiatura, regia e montaggio il bravissimo Kore-Eda Hirokazu, la musica di Hosono Haruomi, Kondo Ryuto come direttore della fotografia e al suono Tomita Kazuhiko.
Il film inizia quando al ritorno di una nuova spedizione di taccheggio, Osamu e suo figlio raccolgono per strada una bambina che sembra lasciata sola. All’inizio riluttante a riparare la bambina per la notte, la moglie di Osamu accetta di prendersi cura di lei quando capisce che i suoi genitori la stanno maltrattando. Nonostante la loro povertà, sopravvissuti a piccole rapine che integrano i loro magri salari, i membri di questa famiglia sembrano vivere felici fino a quando un incidente rivela brutalmente i loro più terribili segreti. Il celeberrimo regista e sceneggiatore Hirokazu Kore-Eda ha esordio nel mondo cinematografico nel 1995 quando presenta in Concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia il film “Maboroshi no hikari” e vince l’Osella d’Oro per la migliore regia.
Apprezzato dalla critica, si afferma maggiormente con la seconda opera intitolata “Wandâfuru raifu” del 1998, per la quale riceve diversi riconoscimenti europei. Torna a Cannes nel 2001 con “Distance“, film che mostra lo stato di vergogna di una famiglia di un terrorista morto, e nel 2004 con “Nobody Knows“, storia vera e drammatica che ha scosso il Giappone negli anni Ottanta. Tra gli altri successi: “Hana” (2006), “Still Walking” (2008) e “Kûki ningyô” (2009). Nel 2013 conquista il grande pubblico con “Father and Son“, presentato al 66mo Festival di Cannes dove vince il Premio della Giuria.
Marcello Strano
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