Con il finire del mese di gennaio si avvicinano i tre giorni, che vanno dal 29 al 31, cosiddetti “giorni della merla”. Tradizionalmente vengono indicati come quelli più freddi dell‘anno, anche se alcune previsioni meteo che circolano sui giornali dicono che quest’anno, al contrario, saranno i più caldi.
Ma da dove trae origine il nome di questi giorni? Esiste più di una versione che tenta di accertarla, ma la più accreditata è una che ha le sue radici a Milano, dove si narra che in quei giorni ci fu molto freddo con una neve soffice che copriva tutte le strade della città.
Una famiglia di cinque merli, una coppia e tre figlioletti, era giunta in città in estate e aveva preparato il suo nido, ma presto arrivò l’inverno che fece credere ai due genitori che il luogo prescelto, nel quartiere Porta Nuova, non era quello giusto. Così andarono a sistemarsi sotto una grondaia.
Ma anche questa si rivelò una soluzione infelice. Così il padre, Pasquino, si mise a volare nei dintorni della città per trovare un rifugio più caldo, mentre la madre Nerea spostò il nido su un tetto nel quale fumava un comignolo che così riscaldava i piccoli merli.
Quando Pasquino ritornò non riconosceva più i piccoli, che erano diventati neri per il fumo del comignolo e il freddo gelido era durato proprio il 29, il 30 e il 31 gennaio.
Sembrerebbe questa la più accredita storia secondo la quale sarebbe stato attribuito questo appellativo.
Vero o meno, certo è che si è in inverno e che il freddo è protagonista di questo periodo dell’anno. Sempre meglio avere con sé sciarpe e cappotti.
Giuliano Spina
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