Il Consiglio comunale ha approvato una risoluzione per la più antica delle Università d’Italia, famosa in tutto il mondo per la sua devozione nel perfezionamento della lingua italiana: l’Accademia della Crusca.
FIRENZE – Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una risoluzione a sostegno dell’Accademia della Crusca. L’esito è nato a seguito dell’audizione, che si è svolta nella quinta commissione Cultura e Sport col Presidente dell’Accademia, il professore Claudio Marazzini. La Presidentessa della commissione sottolinea che l’Accademia della Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo, nata nel 1583 e che, nel 1612, ha pubblicato la prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca, ancora oggi riferimento per la lessicologia moderna. La Presidentessa ricorda anche che la sede dell’Accademia è presso la Villa di Castello, dal 2013 inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. La risoluzione invita il sindaco a farsi promotore nei confronti della Regione, affinché questa assicuri il contributo originariamente previsto, nonché promotore presso il governo nazionale per garantirle fondi adeguati alla legge 77/2006.
Questo il testo della risoluzione: «Preso atto dell’incontro svoltosi presso l’Accademia della Crusca da parte della commissione Cultura il 23 aprile scorso; premesso che l‘Accademia della Crusca – costituita ufficialmente il 25 marzo 1585 – è la più prestigiosa istituzione linguistica italiana che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della nostra lingua; considerato che l’Accademia della Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo, la quale nei suoi oltre quattro secoli di attività si è sempre distinta per lo strenuo impegno a mantenere pura la lingua italiana originale, pubblicando, già nel 1612, la prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca, esempio lessicografico anche per le lingue francese, tedesca e inglese e da allora a oggi riferimento per tutta la lessicografia moderna; tenuto conto che l’Accademia della Crusca fa attualmente parte della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali, il cui compito è di elaborare una linea comune di protezione di tutte le lingue nazionali europee e che a tale scopo collabora con l’opera del vocabolario italiano del CNR; considerato l’importantissimo compito dell’Accademia della Crusca di acquisire e diffondere nella società italiana – e in particolare nella scuola – la conoscenza storica della nostra lingua e la coscienza critica della sua evoluzione attuale, nel quadro degli scambi interlinguistici del mondo contemporaneo; considerato che i tagli dei finanziamenti comporteranno il mancato rinnovo dei 30 ricercatori che si occupano dei fondamentali progetti dell’Accademia – risoluzione n° 2015/00673; tenuto conto che la Villa Medicea di Castello che la ospita è stata inserita nel 2013 nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO con decisione della 37° sessione del comitato del Patrimonio Mondiale riunita a Phnom Penh; preso atto del ruolo che l’Accademia riveste nel mondo e della sua collaborazione con le principali istituzioni affini di Paesi esteri e con le istituzioni governative italiane e dell’Unione Europea, svolgendo un ruolo attivo nel campo della politica linguistica europea – in particolare con il progetto Firenze Piazza delle Lingue d’Europa; tenuto conto dell’importante servizio di consulenza linguistica che l’Accademia offre al pubblico e della conservazione di una ricca collezione di oggetti d’arte tra cui le famose “pale” dipinte con gli emblemi degli Accademici; constatato che per l’Accademia della Crusca ai sensi della legge regionale è previsto un finanziamento, con scadenza triennale, della Regione Toscana per le attività svolte, quali progetti, pubblicazioni, eventi; in considerazione del mancato contributo regionale che mette in seria difficoltà il bilancio dell’Accademia, invita il sindaco a: – farsi promotore affinché il finanziamento originariamente previsto e non erogato dalla Regione Toscana quest’anno, che mette in seria difficoltà il bilancio dell’Accademia, sia corrisposto quanto prima, al fine di garantire il prezioso lavoro di questa prestigiosa istituzione; – a sollecitare, inoltre, che la legge n. 77/2006 sulle misure di tutela e fruizione a favore dei siti UNESCO sia sostenuta con fondi adeguati; – a farsi promotore presso il governo nazionale al fine di adeguare i finanziamenti all’Accademia della Crusca per garantirne sopravvivenza e sviluppo. – a valutare di farsi promotore presso il governo nazionale e la Regione Toscana, ed eventualmente altri enti, di un accordo di programma per la tutela e la salvaguardia di prestigiose istituzioni culturali che risiedono sul nostro territorio, come ad esempio la Crusca, l’Opificio, e la Biblioteca Nazionale».
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