CATANIA – Si è respirata davvero aria russa ieri sera alla Palestra Lupo a Catania: tra le peculiari musiche e i balli folkloristici, passando per la tipica cucina russa e l’immancabile vodka, grandi e piccini, russi e italiani insieme, come un unico grande popolo, hanno omaggiato la terra che diede i natali a personaggi del calibro di Dostoevskij, Tolstoj, Ejzenštejn, Stanislavskij e Čaikovskij. Inoltre, è stata un’occasione tutta particolare per il popolo russo: oggi, infatti, si celebra in Russia il 70esimo anniversario della vittoria sovietica sul nazismo. Ieri, dunque, ci si è soffermati sull’importanza di questa data storica con canti popolari, poesie, letture, canzoni, filmati e preziose testimonianze dirette, come quella di una veterana 93enne ospite d’onore della serata.
L’idea di organizzare un evento che omaggiasse e celebrasse la cultura russa, spesso non conosciuta davvero e filtrata da stereotipi, è venuta in mente a due giovani brillanti ragazzi, ex studenti della Cattedra di lingua russa dell’Università di Catania, Anthony Rapisarda e Martina Barletta. «L’idea è nata sulla scia dell’omaggio alla cultura persiana che si è tenuto sempre a Palestra Lupo, parlando con chi lo aveva organizzato. Si pensava di creare un format, con un omaggio ad una cultura diversa ogni mese. Lui proponeva quello alla cultura senegalese e lì mi venne l’illuminazione, gli dissi: “Ma perché non lo facciamo sulla cultura russa?“. Guarda caso, pochi giorni dopo questa conversazione, incontrai a Palestra Lupo una mia collega d’Università che ha studiato russo insieme a me, Martina Barletta, con la quale ho deciso di organizzare il tutto» ci racconta Anthony. A spingerlo a promuovere questo tipo di evento è stata la sua grande passione per la lingua e per la cultura russa.
Incisiva per l’evento è stata la collaborazione di Tat’jana Nikolaevna Pavlova, presidente dell’associazione culturale italo-russa Sicilia Mia. La serata ha inoltre avuto la straordinaria presenza del console russo a Palermo, Michajl Vasilevič Kolombet, il quale ha ribadito, durante il suo discorso di ringraziamento, l’importanza della memoria degli eventi storici, da conservare e tramandare ai posteri, affinché certi errori non vengano commessi nuovamente. La sentita partecipazione di alcuni studenti frequentanti la Cattedra di lingua russa ha fatto sì, inoltre, che si potesse realizzare una piccola e simpatica lezione sugli usi e costumi di questa maestosa terra.
Grande spazio è stato destinato alla musica e alla poesia: protagonista la musica classica, con una selezione di pezzi di Michajl Glinka e di Pyotr Ilyich Čaikovskij (di quest’ultimo si è ricordato il 175esimo anniversario dalla nascita), suonati al pianoforte e al violoncello dalle artiste Larisa Vološčuk e Galina Berstenova. Non sono mancati i canti popolari eseguti magistralmente dalla cantante Ljubov’ Aleksandrova e da un gruppetto di studenti dell’Università Popolare Giuseppe Cristaldi di Acireale. Quest’ultimi hanno proposto un’originalissima versione russa della celebre Torna a Surriento di De Curtis. Gli intervalli di poesia sono stati intensi e sentiti; le ispirazioni per questi momenti sono state la guerra, la resistenza, la libertà. Presente tra gli ospiti anche la poetessa contemporanea Galina Kabakova che ha letto alcune sue poesie.
Non sono mancati i momenti di folklore, con la ballerina Ksenija Korolëva che, sulle note della famosissima Kalinkha, ha allietato il pubblico con dei balli popolari. Infine, la cena tutta con i piatti tipici russi: la famosa insalata russa, i bliny con smetana, il caviale rosso o marmellata, i pel’meni, i vareniki con patate, l’insalata vineigrette.
Chiara Grasso (articolo e photogallery)
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