Si presenta un calendario ricchissimo e per “tutti i gusti” quello che ci aspetta per questo 2018 appena iniziato. Già le prime mostre sono da non perdere, a caccia di tutto ciò che è arte in ogni sua forma; un’anno di meraviglie. Iniziamo da Roma che ospita al Macro The Pink Floyd Exhibition dal 19 gennaio al 1° luglio. Dopo l’enorme successo al Victoria and Albert Museum di Londra, la mostra si sposta a Roma per la sua prima tappa internazionale. Un viaggio che ripercorre i 50 anni di carriera di una leggenda del rock di tutti i tempi, offrendo una visione esclusiva del mondo dei Pink Floyd. Il percorso espositivo segue una cronologia accompagnata dalla musica e dai membri del gruppo (passati e presenti). Momento clou è la performance zone, uno spazio audiovisivo con (in esclusiva per la tappa romana) il video di One of these days, tratto dall’esibizione a Pompei.
Ancora per pochi giorni a Palermo, alla Galleria d’Arte Moderna, Henri Cartier-Bresson. Fotografo, in mostra fino al 25 febbraio. Il secondo appuntamento, questo, con i grandi maestri della fotografia dopo quello dedicato a Steve McCurry. Un’occasione per immergersi nel mondo di Cartier-Bresson, colui che asseriva di non capire nulla di fotografia, tanto che non sviluppava personalmente i propri scatti ma lasciava il lavoro agli specialisti del settore. Non apportava mai migliorie ai negativi, perché lo scatto deve essere giudicato nel “qui e ora”. Non tornava mai ad inquadrare le sue fotografie, le accettava o le scartava: nient’altro. Per lui lo scatto indicava il passaggio dall’immaginario al reale. Le sue fotografie testimoniano la nitidezza e la precisione della sua percezione e l’ordine delle forme.
Spostiamoci a Milano, dove al Mudec dal 1° febbraio al 3 giugno possiamo visitare: Frida Khalo. Oltre il mito, una delle mostre più attese del 2018. Oltre 100 opere di Frida Khalo, una magnifica esposizione che focalizza l’attenzione sul talento dell’artista e non sulla sua vita, che spesso ne ha offuscato la produzione. La mostra riunirà in un’unica sede tutte le opere provenienti dal Museo “Dolores Olmedo” di Città del Messico e della Jacques and Natasha Gelman Collection. Partecipano anche autorevoli musei internazionali, quali il Phoenix art Museum, il Madison Museum of Contemporary Art e la Buffalo Albright-Knox art Gallery.
A Firenze, nella cornice di Palazzo Strozzi, dal 16 marzo al 22 luglio è possibile visitare la mostra dal titolo Nascita di una nazione. Arte italiana dal dopoguerra al ‘68. Uno dei periodi artistici tra i meno esplorati, un viaggio tra arte, politica e società attraverso le opere di Guttuso, Fontana, Schifano, Merz, Bruni e Pistoletto. Raccontare le trasformazioni e le nuove tendenze artistiche in Italia tra la fine del secondo conflitto mondiale e gli anni della contestazione.
Spostiamoci a Bologna per visitare Revolutija. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandisky, al MAMbo fino al 13 maggio. Una retrospettiva realizzata in collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo; oltre 70 le opere che raccontano stili e dinamiche di sviluppo dei quattro artisti, a testimonianza della modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento.
Ritorniamo in Sicilia, ancora a Palermo nella Sala delle Capriate di Palazzo Sant’Elia, che dal 24 gennaio al 24 marzo ospita la mostra Ricordi Futuri 3.0 Diaspore in terra di Sicilia, curata da Ermanno Tedeschi e Flavia Alaimo. Un’esposizione originale e multimediale con istallazioni, oggetti simbolici e opere d’arte contemporanea, armonizzati in un percorso narrativo che conduce ad un’esperienza di grande effetto emotivo nella memoria della Shoah, che in Sicilia si arricchisce di documenti e materiali storici inediti, come le lettere di espulsione dei professori universitari durante il ventennio fascista. Uno sguardo al passato, coniugato al presente grazie alle opere di Paolo Amico.
Anche nel resto d’Europa, questo anno appena entrato porterà tante occasioni. Spostiamoci a Vienna per ammirare: Vienna intorno al 1900. Klimt-Moser-Gerstl-Kokoschka, dal 18 gennaio al 10 giugno. Lo stile liberty viennese ma anche l’espressionismo. Saranno esposte opere quali La vita e la morte di Klimt e la Venere nella grotta di Moser. Di Moser anche pezzi di design risalenti al 1900: mobili, oggetti e manifesti della Wiener Workstatte. Ancora a Vienna dal 23 febbraio al 4 novembre avrà luogo una mostra celebrativa per il centenario di Egon Schiele. Dipinti e opere su carta, assieme a documenti e atti sulla produzione di Schiele; il suo scoprirsi un’espressionista violando i tabù, la sua trasformazione e i suoi autoritratti. Dipinti a olio e disegni del periodo dal 1910-1914.
A Vienna dal 22 giugno al 4 novembre possiamo visitare anche una magnifica mostra dedicata a Gustav Klimt. Oltre al patrimonio del Museo Leopold anche opere della Klimt Foundation, un nuovo prestito permanente affidato alla galleria da un discendente della famiglia Klimt. La trasformazione dell’artista, dal tardo storicismo fino a diventare uno dei più importanti nomi dello stile liberty viennese. Un’intera sala è dedicata al dipinto La sposa, opera incompiuta esposta assieme ai disegni preparatori e al libro di schizzi che risale al 1917.
Per gli amanti della fotografia, oltre alla già citata mostra su Cartier-Bresson, sempre a Vienna si può visitare dal 13 luglio al 29 ottobre: Fatemi bella, Madame d’Ora. La fotografia d’Ora 1907-1957. Le celebrità del mondo dell’arte e della moda, dell’aristocrazia e della politica del XX secolo ritratte da lei: Dora Kallmus. Una delle prime donne ad aprire a Vienna uno studio fotografico nel 1907, divenendo presto lo studio più elegante e rinomato. Il primo artista da lei ritratto fu Gustav Klimt nel 1908, l’ultimo Pablo Picasso nel 1956.
Alla National Gallery di Londra fino al 7 maggio ha luogo la mostra: Drawnin Colour. Degas from the Burrell. In coincidenza con il centenario della scomparsa di Edgar Degas, Londra propone l’opportunità di vedere i dipinti e i disegni provenienti dalla Collezione Burrell di Glasgow, in Scozia: disegni, pastelli e dipinti. I pastelli (un nucleo di 20) saranno esposti per la prima volta al di fuori della Scozia.
Torniamo nella nostra magnifica Italia per fermarci a Venezia, dove dal 7 settembre a Palazzo Ducale e nelle Gallerie dell’Accademia verrà inaugurata una mostra tutta dedicata al Tintoretto. Si appresta a presentarsi come un’esposizione magnifica e imperdibile, il Tintoretto nella sua città natale come prima tappa nel 500° anniversario della sua nascita. Saranno esposte opere di collezioni private e museali, come quelle della National Gallery di Londra, del Louvre di Parigi, del Prado di Madrid e del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Un viaggio per ripercorrere la vita dell’artista, dagli esordi fino all’ultima fase creativa; due sedi per due diversi filoni: alle Gallerie dell’Accademia, i quadri degli anni della formazione e le opere giovanili; a Palazzo Ducale, disegni e dipinti autografi.
A Milano, intanto, a Palazzo Reale, fino al 17 febbraio si può visitare la mostra Picasso e il mito. Mitologia e bestialità sono i temi cardini di questa mostra-evento dedicata a Pablo Picasso, all’interno della quale si incontreranno la violenza della guerra con quella della corrida, l’erotismo con la fantasia. Cinque le sezioni con 350 opere fra i più grandi capolavori del Museo Picasso di Barcellona. Un calendario dinamico per un immersione a capofitto nell’arte, perché citando Boudelaire: «L’arte è la creazione di una magia suggestiva».
Letizia Bilella
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