CATANIA – Potrebbe ritrovare nuova vita l’ex Palazzo delle Poste di Viale Africa. Da tempo abbandonato e rifugio alla buona di senzatetto, è uscito intatto da un incendio che lo scorso mese ha devastato l’edificio attiguo ed è reduce di uno “sfollamento” per opera di un blitz dei carabinieri. Dal giorno del blitz in poi, il problema è stato ribaltato in sede comunale e alla Commissione Patrimonio si discute di come poter rilanciare l’edificio, situato in una zona abbastanza comoda e strategica, ragionando in una microeconomia di agglomerazione: dopotutto è equidistante sia dalla Stazione Ferroviaria che da piazza Europa, per cui potrebbe rendere un servizio utilissimo.
Pare che lo stabile sia sorvegliato notte e giorno tramite telecamere e cani da guardia, ma le condizioni dell’edificio al suo interno permangono pessime. Stanze completamente distrutte, corridoi pericolanti, strutture poco sicure. Inoltre: «La vigilanza va estesa anche all’edificio vicino, che appena un mese fa è stato gravemente danneggiato da un grosso incendio. In questo luogo, che dovrebbe ospitare una galleria d’arte moderna, i senzatetto non se ne sono mai andati. Un modo di entrare lo trovano comunque e complice la presenza di cucine costruite alla buona, bombole poggiate sulle scale e le sterpaglie accatastate poco fuori dall’edificio, il rischio di un altro incendio è elevatissimo», fa notare Giuseppe Catalano, consigliere della Commissione Patrimonio.
Per la ristrutturazione dell’impianto servono 42 milioni di euro e si è parlato di attingere ai fondi FAS ed ai Piani Operativi Nazionali (PON) per la sicurezza. Ma si avalla anche la tesi di dividere l’area in lotti privati da vendere ed affidare ai privati, i quali si occuperebbero della ristrutturazione di ognuno. «I vantaggi sarebbero tanti ed immediati, ma bisogna farlo il prima possibile», sostiene Adriana Patella della II Commissione. La stessa ha proposto anche di attivare, nel plesso, un polo di Archeologia, nel quale troverebbero spazio alcuni uffici comunali, proposta apprezzata anche dal consigliere Lanfranco Zappalà che in merito dice: «Il Comune potrebbe addirittura risparmiare migliaia di euro in affitti passivi».
Alberto Abate
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