BOLOGNA – Il primo giorno di maggio, il CIPE, Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha dato il suo sì: a Bologna verranno stanziati 332 milioni di euro per il progetto definitivo del trasporto pubblico integrato, di cui 236 stanziati dallo Stato e i restanti a carico della Regione, del Comune e delle aziende TPER (Trasporti Per l’Emilia-Romagna) ed RFI (Rete Ferroviaria dello Stato). Si creerà, quindi, una sinergia fra linee ferroviarie e trasporto su gomma e linee filobus, tutto ciò per dare ai cittadini una libertà di movimento attraverso vari mezzi. «Si vuole garantire un sistema diffuso di collegamenti su mezzo pubblico ad alimentazione elettrica», spiega un decreto del Comune «con la successiva diminuzione dell’inquinamento atmosferico e acustico e un abbassamento dell’incidentalità».
Il progetto, in sintesi, prevede di completare e potenziare il Servizio Ferroviario Metropolitano, garantendo la realizzazione di fermate interne alla città di Bologna ancora mancanti, opere di accessibilità per la congiunzione plurimodale mediante le varie linee su rotaia, gomma e filoviari, nonché l’acquisto di nuovo materiale rotabile. I lavori di ampliamento comprenderanno la messa in opera di tre principali fermate: quelle da realizzare per intero, quelle da completare e quelle da adeguare. Le nuove fermate saranno Prati di Caprara, strategico per la posizione, in quanto vicino all’Ospedale Maggiore; via Zanardi, poiché si intersecherà con la direttrice Nord della linea SFM 4 (Ferrara-Bologna-Imola). Questo porterà alla soppressione del passaggio a livello e migliorerà l’accessibilità ciclopedonale alla fermata. Le soste da completare, invece, saranno Scala a Borgo Panigale, da cui passa la linea Modena-Bologna e San Vitale rimesse. Le tappe da adeguare, infine, saranno San Ruffillo, della quale verranno abbattute le barriere architettoniche, e la fermata Fiera.
Per consentire un servizio migliore, saranno aggiunti altri 19 convogli ferroviari e implementati ulteriori mezzi filobus, il che porterà a un totale di 125 km di linee filovie. In ultimo, non mancherà la riqualificazione urbana, la quale comprende lavori di riorganizzazione stradale, rifacimento della pavimentazione dei marciapiedi e dell’illuminazione pubblica e la revisione dei percorsi pedonali e ciclabili.
Roberta Ventura
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