Chi ha detto che chi lavora in fabbrica si occupa di un mondo troppo lontano dalla letteratura? Sicuramente non sarebbe d’accordo la Fundación Agfitel, istituzione spagnola rivolta ai dipendenti dell’industria siderurgica, automobilistica e edilizia, che nel 2014 ha deciso di occuparsi del progetto “Los libros, a las fábricas”, grazie alla quale 400 operai sono stati fatti entrare in contatto con delle opere letterarie nel loro ambiente operativo quotidiano. L’iniziativa ha incluso più di 1300 libri disseminati fra 13 grandi imprese iberiche, con l’intento di incentivare la formazione dei protagonisti dello sviluppo economico del Paese, nella convinzione che ciò possa essere di aiuto per una crescita personale e, quindi, anche sociale e globale.
Oltre che sull’ampliamento delle conoscenze dei singoli, l’idea, ora arrivata alla sua seconda edizione, si fonda anche sull’abbattimento del cosiddetto «circolo di intellettuali», mentalità per la quale solo una ristretta élite di cittadini potrebbe avere interesse e diritto di approfondire tematiche culturali, in relazione al proprio settore occupazionale. Per sfatare questo mito, in ogni stabilimento, la Fundación Agfitel ha organizzato numerosi incontri fra lavoratori e scrittori, contribuendo alla nascita di un dialogo fra interlocutori non sempre a contatto diretto fra loro. L’obiettivo? Aiutare i lavoratori coinvolti, tramite questo confronto, a sviluppare anche capacità collaterali, in primis di leadership e di collaborazione collettiva – entrambi elementi che fanno la differenza nel settore secondario dell’economia.
Dopo un sucesso lungo due anni, al riguardo si è espresso anche José María Uría, coordinatore del Centro de Documental della Fondazione, che ha ulteriormente sottolineato come, fra le finalità ultime degli organizzatori, rientri quella di rendere i salariati spagnoli dei veri e propri «ambasciatori della lettura», motivati a trasmettere la propria passione a familiari e conoscenti. In tal modo, infatti, la possibilità di creare una rete di interscambi volti a migliorare le potenzialità di ciascuno può diventare molto più elevata e la curiosità nei confronti della letteratura può essere incrementata e stimolata da un circolo particolarmente virtuoso.
D’altronde, lo stesso Henry Ford era convinto del fatto che «chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chiunque continui ad imparare resterà giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane». Chiunque, dunque, nessuno lavoratore escluso.
Eva Luna Mascolino
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