LONDRA – Il cancelliere dello Scacchiere, come si chiama in Gran Bretagna il ministro del Tesoro, ha firmato il pagamento dell’ultima cedola al 3,5% del debito di 1,9 miliardi di sterline (cioè circa 2,4 miliardi di euro) contratto nel 1914 da 120mila risparmiatori d’Oltremanica. Circa 97.000 di questi investitori hanno investito meno di £ 1.000, mentre quasi 38.000 hanno investito meno di £ 100. Secondo l’Ufficio di gestione del debito, il Paese ha pagato circa £5,5 miliardi in interessi sulle obbligazioni di guerra dal 1917 fino ad ora. Il Cancelliere George Osborne ha descritto l’ultimo rimborso come un momento di cui essere orgogliosi, infatti ha detto: «È un segno della nostra credibilità fiscale ed è un buon affare per questa generazione di contribuenti. Sono serviti quasi cento anni ma alla fine il Regno Unito ha finito di pagare i titoli del debito pubblico contratto nel 1917 con i sudditi della Regina».
Uno slogan rilasciato dal cancelliere Neville Chamberlain per rifinanziare i debiti durante la guerra diceva: «A differenza del soldato, l’investitore non corre alcun rischio». Originariamente era stata rilasciata una cedola del 5%, poi il titolo è stato convertito in un buono del 3,5% nel 1932, dopo che il debito del Regno Unito era diventato insostenibilmente alto. «Nel 1914, il debito nazionale era di £ 650.000.000, ma entro la fine della guerra era diventato di circa 7 miliardi di sterline e fu finanziato da emissioni obbligazionarie», ha dichiarato il capo del reddito fisso al dettaglio Jim Leaviss della M&G Investments. Il rimborso finale del prestito di guerra è parte di una più ampia strategia avviata dal cancelliere del Regno Unito dello Scacchiere, George Osborne, per sbarazzarsi di tutte e sei le obbligazioni “perpetue” non datate o senza date di scadenza in portafoglio obbligazionario del governo britannico.
Quando Osborne ha annunciato il passaggio alla fine dello scorso anno, ha affermato che il governo britannico sarebbe ora in grado di rifinanziare il debito con nuove obbligazioni, beneficiando del contesto di tassi di interesse di oggi molto basso. Ha dichiarato Osborne «Da quando questo governo è salito al potere il Regno Unito ha perso il suo rating AAA pregiato».
Insomma è servito un secolo, ma alla fine gli inglesi hanno messo le cose al loro posto e non hanno più debiti con i governati. Al contrario di quanto succede in Italia, la quale di pagare tutti i debiti contratti dalla pubblica amministrazione non vuole proprio saperne.
Marcello Strano
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