3,1 milioni di famiglie italiane dichiarano di voler comprare una casa nei prossimi mesi, ma il 56% sceglie l’affitto come unica soluzione percorribile a causa della mancanza di risorse economiche sufficienti.
Questo quello che emerge dall’Indagine sulle famiglie 2023 presentata da Nomisma all’interno del 16° rapporto sulla finanza per l’abitare.
«Siamo in presenza di un indebolimento della domanda di acquisto destinato a riflettersi in un calo significativo delle compravendite, previsto da Nomisma nell’ordine del 14,6% su base annua» commenta Luca Dondi dall’Orologio, Amministratore Delegato di Nomisma nel comunicato stampa rilasciato.
Secondo quanto riportato nelle stime preliminari dell’ISTAT, nel primo trimestre 2023 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie aumenta dell’1,1% nei confronti dello stesso periodo del 2022.
L’aumento è da attribuire soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove che aumentano del 5,4%. La crescita prezzi delle abitazioni esistenti, infatti, rimane, ma rallenta rispetto all’anno precedente.
A causa della perdita di potere di acquisto, nel 2023 solo il 33,8% delle famiglie italiane dichiara di riuscire a risparmiare. Questo può andarsi ad aggiungere alle cause del rallentamento dei volumi di compravendita delle abitazioni che nel primo trimestre del 2023 ha registrato un -8,3% secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate.
Anche il mercato della locazione assiste a una flessione. Nei primi mesi di quest’anno, la quota di famiglie che sceglie l’affitto è -0,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nomisma, inoltre, ha analizzato anche la capacità finanziaria delle famiglie che nei prossimi mesi potrebbe indebolirsi ulteriormente: più di un terzo delle famiglie, prevede di avere difficoltà nel pagare il canone di locazione nel prossimo anno.
Giulia Bergami
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Nata nel 1996 a Bologna, Giulia Bergami ha una missione nella vita: raccontare il mondo che la circonda.Laureata nel 2018 in Scienze della Comunicazione a Bologna, prosegue i suoi studi conseguendo nel 2020 il titolo magistrale nella facoltà di Management e Comunicazione d’Impresa di Modena e Reggio Emilia con una tesi sperimentale sulla CSR e la Responsabilità Sociale d’impresa nell’industria farmaceutica. Da quasi 5 anni collabora con alcune testate giornalistiche del territorio per raccontare le persone di Bologna, le loro vite, i successi e le sfide quotidiane, meglio ancora se giovani, intraprendenti e con la voglia di “spaccare il mondo”. Al contempo, lavora nella Comunicazione d’Impresa e delle Media Relations in ambito salute. Sia per supportare il lavoro delle associazioni pazienti sia a fianco di aziende e altre realtà del settore. Forse non sarà l’Oriana Fallaci 2.0 del futuro, ma intanto è così “famosa” da avere una biografia su internet. Prossimo passo? Una pagina di Wikipedia interamente dedicata a lei.