La messa a punto del Passaporto Sanitario sembra essere in dirittura d’arrivo. Il commissario europeo alla campagna vaccinale, Thierry Breton, ne ha già mostrato un primo prototipo e indicato giugno come possibile data di attuazione. Gli Stati dell’Unione saranno chiamati a votarlo il prossimo 26 aprile.
Ma di cosa si tratta e come funziona?
Il Passaporto Sanitario, più propriamente definibile come lasciapassare o Digital Green Certificate, testimonierà la storia sanitaria del titolare relativamente al covid e sarà pertanto articolato in tre diversi certificati. Il primo per l’avvenuta vaccinazione con l’indicazione del tipo di somministrazione, il secondo per la presenza di tampone negativo sia esso rapido o molecolare, il terzo per lo sviluppo degli anticorpi dovuto al superamento dell’infezione.
Il rilascio del passaporto sarà gratuito ma non obbligatorio. Potrà essere in forma cartacea e digitale, in modo da essere sempre “a portata di palmo” sul proprio smartphone. Potranno farne richiesta tutti i cittadini dell’Ue o che risiedano in uno dei Paesi membri. Sarà altresì concesso a coloro che, per diversi ragioni, debbano viaggiare entro i confini dell’Unione.
I titolari del passaporto avranno libertà di circolazione, fermo restando l’obbligo ormai consolidato della mascherina e del distanziamento. La scansione di un QR code permetterà controlli rapidi in partenza. Tutti gli Stati membri dell’Ue saranno tenuti a recepirne le regole in maniera uniforme. Si eviterà così la chiusura arbitraria delle frontiere di un Paese nei confronti di un altro come accaduto nei primi tempi di pandemia.
Ovviamente l’obiettivo è fornire un corridoio concreto alla ripresa del turismo, settore seriamente danneggiato dalla pandemia e ancora in attesa di vedere in fondo al tunnel un pur flebile spiraglio di luce. Maggiore libertà di movimento significa rimettere in moto non solo il comparto dei viaggi leisure, ma anche tutte le attività fieristiche, congressuali e di intrattenimento.
Il passaporto sanitario non sarà certo la panacea a tutti i mali ma si auspica possa incentivare e permettere una riapertura alla vita nella maggior sicurezza e chiarezza possibili.
E non è poco.
Assunta Saragosa
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