Durante un’operazione, denominata “Giallo Oro”, i finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno denunciato 35 persone, 31 stranieri e 4 italiani, arrestandone due in flagranza di reato. L’ operazione ha visto i militari delle Fiamme Gialle impegnati a contrastare il traffico internazionale di prodotti petroliferi, prelevati da raffinerie dell’Est Europa e destinati al mercato italiano, con evasione d’imposta, come gasolio per autotrazione di scarsa qualità.
Gli indagati sono accusati di contrabbando di gasolio e irregolarità nella circolazione di veicoli, per il trasporto di prodotti petroliferi sottoposti ad accise, e sono stati sequestrati beni per un valore di 1,7 milioni di euro, tra cui 8 motrici, 15 semirimorchi, 1 distributore clandestino e 345.000 litri di olio minerale.
Le indagini hanno anche accertato il consumo in frode, sul territorio nazionale, di 1.800.000 litri di gasolio e l’omesso versamento di accise per un milione di euro.
II gasolio veniva trasportato all’interno di cisterne e autoarticolati e proveniva da raffinerie in Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Austria; se avesse eluso i controlli della Guardia di Finanza, sarebbe stato immesso in consumo, senza pagamento delle accise, in diverse zone del territorio italiano, dove sarebbe stato stoccato in depositi abusivi e miscelato prima della vendita al dettaglio. Per eludere i controlli il gasolio era dichiarato come solvente o liquido anticorrosivo, e accompagnato da documenti sui quali figuravano destinazioni finali fittizie, come Grecia, Malta e Spagna.
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