TAORMINA – Il presidente del consiglio Matteo Renzi, ha confermato Taormina come sede del prossimo vertice del G7, che si terrà il 27 e 28 maggio 2017. «Nel G7 di Taormina, dal teatro greco, cercheremo di lanciare i valori della nostra cultura come risposta anche agli estremismi, insieme al nuovo presidente o – io spero – alla nuova presidente degli Usa e ai Paesi del G7» ha detto Matteo Renzi in direzione Pd.
E poi aggiunge: «La festa nazionale dell’Unità vorrei che si tenesse sull’Isola, non nelle grandi città, ma nei luoghi della sofferenza come Pozzallo». Il sindaco di Taormina , Eligio Giardina, entusiasta per lo svolgimento del G7 nella Perla dello Ionio, ha spiegato: «E’ una bella notizia e non soltanto per la nostra splendida città, ma per tutta la Sicilia. Noi siamo pronti, già nei giorni scorsi avevo parlato col presidente Renzi e il ministro dell’Interno Angelino Alfano e aspettavamo con fiducia la conferma.
Abbiamo già pianificato un progetto con gli interventi da fare. Ciò di cui abbiamo più bisogno in questo momento è accelerare i tempi sui lavori per le tre strutture che accoglieranno l’evento, anche se maggio dell’anno prossimo sembra lontano, con la burocrazia è dietro l’angolo». Il piano del sindaco di Taormina prevede la ristrutturazione della vecchia scuola-convitto alberghiera come centro operativo dei servizi per il G7, la costruzione di una pista per l’atterraggio di elicotteri in un terreno di proprietà del Comune e la ristrutturazione di Palazzo dei Congressi, che necessita da tempo un rinnovamento.
Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia e vicepresidente nazionale di Federalberghi, commentando la scelta di Taormina come sede del prossimo G7, ha detto: «Un’eccellente notizia per Taormina e la Sicilia che, con l’aiuto di questi nuovi investimenti, si potrà migliorare complessivamente l’accoglienza nell’Isola». Non dobbiamo dimenticare che tutto questo si svolge anche grazie all’esito positivo del sopralluogo effettuato a Taormina il 9 giugno scorso, da una delegazione di Palazzo Chigi, inviata dal Presidente del Consiglio al fine di monitorare la situazione e controllare i luoghi degli incontri.
Marcello Strano
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