Dopo le polemiche sulla partecipazione del premier Renzi alla finale tricolore degli US Open, si torna a parlare di riforme. In primis ne parla il leader del PD, affermando che ci sono i numeri per approvare la riforma sul Senato. Ad un’intervista Renzi risponde che, nonostante i media pubblicizzino la mancanza di una falange che possa approvare la riforma, i consensi ci sono eccome. Lo stesso premier tiene a ricordare come in passato la stampa abbia sempre diffuso notizie sulla insufficienza di sostegni per l’approvazione di riforme come quella del Jobs act o della Buona scuola; asserzione giornalistica che poi nei fatti non si è mai rivelata fondata.
Non si parla solo di riforme da approvare, ma anche di riforme approvate, come l’Italicum. Infatti, Gaetano Quagliarello manda un segnale a Renzi, accusando che una mancata revisione della legge elettorale comporterebbe un blocco delle riforme. Alle parole di Quagliariello, risponde Lorenzo Guerini. Il vicesegretario del PD controbatte, infatti, con un netto no ad una eventuale modifica dell’Italicum. Degne di nota anche le parole di Maria Elena Boschi. Appellandosi al buon senso di Anna Finocchiaro, sostiene che il blocco delle riforme non è un optional che si può offrire al popolo italiano. Inoltre, il ministro accusa anche i sindacati di non adempiere in maniera corretta ai loro doveri. In seguito ad un’intervista, alla domanda se il PD rischia una scissione per via di Cuperlo, la Boschi risponde dicendo che di certo fino al 2017 il PD resterà compatto. Durante l’intervista si pone in esame anche il tema Angelino Alfano, infatti il ministro potrebbe essere un buon candidato come Presidente della regione Sicilia. Ma la Boschi ha subito messo in chiaro che Alfano è molto più utile al Paese come ministro dell’Interno.
Claudio Francesco Nicolosi
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