La “Rai” da il via alla prima consultazione pubblica coinvolgendo tutti nel percorso di miglioramento della democrazia: i cittadini possono esprimere la propria opinione in merito al servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale con qualche semplice click sul sito www.partecipa.gov.it
Si parla di consultazione pubblica online sulle riforme costituzionali sul sito www.partecipa.gov.it, si tratta di un iniziativa per avvicinare i cittadini ai temi di riforma dello Stato e coinvolgerli nel percorso di miglioramento e costruzione del futuro della democrazia. Il termine di scadenza per esprimere il proprio parere e provare a dire cosa sarebbe meglio fare è il 30 giugno, bastano pochi click sul sito www.cambierai.gov.it per poter contribuire a identificare le priorità percepite. Il progetto è nato su iniziativa del Ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliarello, è articolato in tre fasi per facilitare e garantire la maggior partecipazione possibile con approfondimenti più specialistici riguardo i vari temi presi in esame. Le prime due fasi seguono di pari passo la forma del questionario online, la prima è semplice e breve, la seconda è un po’ più complessa; la terza fase invece prenderà il via dall’attivazione di dibattiti fisici e online organizzati da scuole, organizzazioni professionali, fondazioni e altre simili realtà. Oltre alla consultazione farà seguito anche un’opera di alfabetizzazione digitale per poter far luce sulle dinamiche della Rete a tutti coloro che sono meno connessi.
Lo scorso aprile in onore all’iniziativa CambieRai vi era stata la convocazione di oltre 140 persone a ben 16 tavoli tecnici predisposti dal Ministero dello sviluppo, a sua volta divisi in 4 macro-aree di discussione (il tutto ovviamente a porte chiuse) ma il risultato di tale deliberazione è disponibile online nello stesso sito per la consultazione; come da consuetudine ormai è tutto open access. Il cittadino/contribuente che partecipa alla consultazione pubblica risponderà a più di 30 domande elaborate dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con l’ISTAT. Un comitato scientifico con a capo il professore Francesco Profumo e altri collaboratori valuteranno la correttezza dell’intero processo, al termine della consultazione i risultati verranno analizzati secondo gli standard stabiliti di correttezza e sicurezza che saranno poi consegnati alla Presidenza del Consiglio e pubblicati online. I partecipanti avranno così contribuito a gettare una base su cui partire per elaborare la relazione in aggiunta con la nuova bozza di Convenzione tra lo Stato e la Rai, poiché il prossimo rinnovo è previsto entro il mese di Ottobre.
Per partecipare bastano poche mosse: collegarsi al sito, inserire la propria mail e una volta risposto alla domanda di sicurezza si ottiene il link da cui si accede alle domande e si potrà esprimere la propria opinione in merito ai vari temi riguardanti la Rai, quali ad esempio il pluralismo dell’informazione e le nuove regole per il canone, oppure la presenza del servizio pubblico sulle piattaforme digitali e il rapporto con altri componenti dell’industria audiovisiva. Su queste e su altre basi dovrà essere definita la nuova convenzione fra Stato e Rai e riorganizzare la produzione e l’organizzazione dell’azienda di servizio pubblico, con la scelta coerente di realizzare l’eguaglianza sociale dei cittadini nel godimento dei diritti fondamentali, come prevede l’art 3 della Costituzione e il diritto di tutti alla libertà di espressione, di informare ed essere informati, come espresso dall’art 21.
Elisa Mercanti
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