PADOVA – Il sindaco Massimo Bitonci ha chiuso i quattro sportelli della città del CISI (Centro Informazioni e Servizi per Immigrati) senza stabilire la data di riapertura: «Attenzione, il servizio presso gli sportelli CISI è sospeso da mercoledì 23 dicembre 2015, fino a data da definire», così recitano i cartelli affissi al di fuori dei suddetti sportelli. Di conseguenza, dal 23 dicembre fino ad ora e a chissà quando, è stato e sarà impossibile per gli oltre 34.000 immigrati che risiedono a Padova ricevere assistenza o servizi che possano, ad esempio, risolvere questioni burocratiche come i permessi di soggiorno come il rilascio per l’attestazione di idoneità all’alloggio o alla dichiarazione di ospitalità. Il sindaco leghista inoltre non ha fornito le motivazioni ufficiali che hanno portato l’amministrazione a chiudere gli uffici del CISI: nessuna dichiarazione in merito o comunicato stampa del comune. Nonostante questo, il portavoce di Bitonci, ha dichiarato che chiunque voglia usufruire di suddetti sportelli potrà comunque rivolgersi alla Questura o alla Prefettura; mentre, per quanto riguarda le motivazioni di tale scelta amministrativa, non si è espresso.
Rimane quindi avvolta parzialmente nel mistero la vicenda che coinvolge circa il 15% della cittadinanza patavina, così gli esponenti delle altre fazioni politiche non hanno esitato per esprimersi in merito: «L’amministrazione pubblica fa venire a mancare un presidio che aiuta l’integrazione sociale di persone chi vivono normalmente a Padova come tutte le altre», afferma Antonio Bressa, segretario del PD di Padova; «Di quale provvedimento contro gli stranieri stiamo parlando? Ogni giorno Bitonci ne inventa uno contro di loro, infatti il sindaco ha chiuso servizi di aiuto per gli stranieri in ogni momento, ma ha trovato il tempo per propagandare l’acquisto di 1500 crocifissi da regalare nelle scuole» attacca così la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Francesca Betto. Vedremo dunque, come si andrà ad evolvere la vicenda, e se l’amministrazione comunale di Padova farà chiarezza riaprendo un servizio di assoluta importanza per un’ingente parte degli abitanti della città.
Francesco Laneri
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