Già da tempo la dottrina della chiesa cattolica aveva vietato la benedizione per le coppie gay, pur non escludendola al singolo individuo. Nonostante ciò, i vescovi belgi, hanno deciso di approvarla. Qualche giorno fa i vescovi fiamminghi hanno pubblicato un documento in olandese in cui si prevede una liturgia specifica per benedire le unioni di coppie omosessuali. Così facendo la chiesa cattolica fiamminga è diventata la prima a istituire un rito formale di accoglienza e legittimazione delle coppie dello stesso sesso. La chiesa specifica che non si tratta di una benedizione nuziale ma a priori questo avvenimento ha segnato un grande passo avanti.
Il documento dei vescovi fiamminghi contiene tre pagine e si intitola “Essere pastoralmente vicino alle persone omosessuali, per una chiesa ospitale che non esclude nessuno”. Già dal titolo capiamo quali sono le volontà dei vescovi belgi ma all’interno del testo loro stessi spiegano quanto sia importante questo riconoscimento in una società in cui la violenza omofoba è ancora diffusa. Il percorso di benedizione sarà affidato a Willy Bombeek, un laico omosessuale impegnato attivamente nella chiesa belga dalla metà degli anni ’80. Il rituale invece si svolge nel seguente modo: Una preghiera introduttiva, la lettura delle Scritture e un momento in cui le due persone interessate esprimono davanti a Dio il loro impegno reciproco. Una seconda preghiera viene recitata dalla comunità, la quale prega affinché la grazia di Dio agisca in essa. Dopo le preghiere finali, il rito si conclude con una benedizione.
In occasione della pubblicazione del documento per la benedizione delle coppie gay, i vescovi belgi hanno risposto ad alcune affermazioni fatte da Papa Francesco. Papa Francesco nell’esortazione apostolica “Amoris laetitia” del 2016 aveva scritto: “Ogni essere umano, qualunque sia il suo orientamento sessuale deve essere rispettato”. A queste parole, i vescovi fiamminghi hanno aggiunto: “Alcuni omosessuali scelgono di vivere in coppia, in una relazione duratura e fedele. Meritano ugualmente il nostro riconoscimento e appoggio. Sebbene il loro non possa essere un matrimonio religioso, questo tipo di relazione può essere fonte di pace e di felicità condivisa”.
A queste parole i vescovi belgi hanno anche aggiunto: “Fa male quando queste persone sentono di non appartenere alla comunità o di esserne escluse. Vogliono essere ascoltati e riconosciuti”. La posizione del Vaticano al contrario della chiesa fiamminga, al momento è ben chiara, il Papa stesso aveva dichiarato: “Il matrimonio è un sacramento. La chiesa non ha il potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti”. Il Papa, come riporta anche il Corriere della Sera, non vuole fare nessun passo avanti, allo stesso modo però non vuole neanche tornare indietro.
Alessia Miceli
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