L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato condannato in via definitiva a tre anni di carcere, di cui uno senza la condizionale e con un braccialetto elettronico, per corruzione e traffico d’influenza.
Per la prima volta nella storia, in Francia, un ex capo di Stato viene condannato in maniera così pesante. Oltre i tre anni di carcere, si aggiungono anche tre anni di ineleggibilità. L’ex presidente aveva presentato un ricorso che la corte suprema, vedendo la situazione aggravarsi, ha respinto.
Lo staff legale dell’ex capo di Stato francese ha annunciato il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. «Nicolas Sarkozy si conformerà ovviamente alla sanzione imposta, che è ormai definitiva», ha dichiarato all’Agence France Presse, il legale di Sarkozy Patrice Spinosi. «Nelle prossime settimane si rivolgerà alla Corte europea, come è ormai suo diritto, per ottenere la garanzia dei diritti che i giudici francesi gli hanno negato», ha aggiunto.
Ora, Nicolas Sarkozy, 69 anni, si troverà davanti a un giudice per l’esecuzione della sentenza e per conoscere i termini per il braccialetto elettronico. Potrebbe anche chiedere di non scontare questo periodo.
Sarkozy è stato dichiarato colpevole per aver allacciato nel 2014, insieme con il suo storico legale Thierry Herzog, un «patto di corruzione» con Gilbert Azibert, alto magistrato alla Corte di Cassazione. Quest’ultimo, doveva comunicarli informazioni riservate e doveva tentare di influenzare i magistrati su un ricorso che lo riguardava nel famoso caso di Bettencourt.
In cambio dell’aiuto, al giudice è stato promesso uno posto onorario nel principato di Monaco. Sia Sarkozy, sia Thierry Herzog sia, infine, il giudice hanno sempre respinto le accuse. Il tutto, perché, non ci sarebbe il traffico di influenze e, perché, la toga non ha mai ottenuto il posto desiderato nel Principato.
Fonte immagine in evidenza: ilmessaggero.it
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