L‘accoglienza della Corea del Nord, in occasione dell’arrivo del presidente russo Vladimir Putin su invito del presidente nordcoreano Kim Jong Un, è festosa. Girasoli di carta, una folla in trenta chilometri di strada al passaggio del corteo di auto di Putin, bambini felici, palloncini, bandierine, coreografie. Come una parata militare senza mezzi, la Piazza Kim Il-sung è piena di colori, ma sono sbiaditi come in un vecchio film sovietico.
Durante il corteo la banda intona “Grande è la mia patria“, cantando i versi “non conosco nessun altro Paese dove l’uomo respiri con tante libertà” e “al nostro tavolo nessuno è escluso, a ognuno viene riconosciuto il suo merito, in lettere dorate scriviamo, la legge della gente di Stalin“. Canzone composta nel 1936 e usata durante la guerra come sigla di radio Mosca.
Putin è accompagnato a Pyongyang dal vicepremier Denis Belousov e dai ministri Sergei Lavrov e Sergei Shoigu, rispettivamente degli Esteri e della Difesa. Con Kim Jong Un, sfila per le vie della città a bordo di una limousine, dopo aver firmato un accordo di partenariato strategico globale e “altri documenti importanti“, in base a quanto riporta la Tass.
Il trattato eleva il livello delle relazioni bilaterali tra Russia e Corea del Nord, promettendo “assistenza reciproca in caso di aggressione a una delle due parti“. L’agenzia russa si riferisce alle dichiarazioni di Usa e di altri paesi della Nato riguardo lo sviluppo di sistemi offensivi per colpire il territorio russo.
La Tass riporta che “non si tratta solo di parole, sta già accadendo. In grossolana violazione dei limiti accettati dai Paesi occidentali nel quadro dei diversi impegni internazionali presi“, mantenendo riserbo riguardo il contenuto testuale dell’accordo. In base a tale documento, la Russia non esclude una cooperazione tecnico militare con la Corea del Nord.
Un’altra collaborazione consisterebbe nell’invio degli orfani ucraini alla colonia Songdowon. L’interscambio è aumentato di nove volte nel 2023, dopo che Pyongyang ha cominciato a dare munizioni e missili balistici usati dalla Russia in Ucraina.
John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, ammette che tra Russia e Corea del Nord “ci può essere una qualche forma di reciprocità che ricade sulla sicurezza della Penisola Coreana“. Anche se “non c’è ancora nulla di concreto“. Sicuramente, però, l’avvicinamento tra paesi che si mantengono così isolati dagli altri destano l’attenzione di Washington.
Alla fine della visita, in serata, Putin e Kim Jong Un hanno posto una corona ai piedi del monumento della Liberazione eretto nel 1946 per i soldati dell’Armata rossa caduti durante la liberazione dal Giappone. A seguire si è svolto un concerto di gala, dove il cantante russo Shaman ha eseguito, tra i vari brani, “Ci alzeremo“, uscita nel 2022 per i caduti in Ucraina.
Fonte foto in evidenza: Adnkronos
Valentina Contarino
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