Oggi si è svolta la seconda prova degli esami di Stato che coinvolgono migliaia di maturandi. Questo secondo giorno di esami è costituito da tracce che riguardano gli indirizzi specifici di ogni istituto.
Quest’anno, gli studenti di maturità classica hanno affrontato una versione di greco di Platone, con un testo tratto da “Minosse o della legge”. L’autore non usciva dal 2010, ma diventa il più proposto nelle maturità classiche moderne con tre apparizioni (2004-2010-2024).
Ai maturandi di liceo scientifico, invece, sono toccati due problemi e otto quesiti, con una serie di prove di geometria, equazioni e funzioni. I due problemi sono degli studi di funzione: il primo ha un’impostazione più classica, senza alcun riferimento alla realtà. Il secondo, invece, nonostante conservi un’impostazione classica, riporta due frasi che contestualizzano il problema, pur non entrando poi nello svolgimento pratico.
Gli otto quesiti di matematica riguardano analisi matematiche, calcolo della probabilità, geometria piana e analitica. In questo caso, sono parecchi i riferimenti alla realtà, dal triangolo isoscele alla moneta truccata, dalla descrizione matematica dell’orbita della Terra intorno al sole. Sono state inserite anche delle citazioni di diversi autori. Ad esempio, una citazione di Gadda, tratta dai racconti de L’Adalgisa – Disegni milanesi, descrive minuziosamente le mattonelle di forma esagonale indicandone le dimensioni e la disposizione.
Per non parlare delle citazioni del matematico italiano Ennio De Giorgi: “All’inizio e alla fine, abbiamo il mistero… a questo mistero la matematica ci avvicina, pur senza penetrarlo“. E del matematico britannico Hardy: “Le forme create dal matematico, come quelle create dal pittore o dal poeta, devono essere belle: le idee, come i colori o le parole, devono legarsi armoniosamente. La bellezza è il requisito fondamentale: al mondo non c’è posto perenne per la matematica brutta“.
La seconda prova destinata allo scienze umane, invece, riguarda l’interazione attiva nell’ambiente educativo, in base alla scuola proposta da Maria Montessori e John Dewey. La prova si basa sull’opera del filosofo e pedagogista Dewey Esperienza ed educazione, in cui si parla anche di scuola Montessori.
La prova proposta agli istituti professionali con vecchio ordinamento prevede la manutenzione di una piccola officina di vernici e colori, i possibili guasti, le misure di prevenzione e protezione. Per gli istituti tecnici a indirizzo amministrazione, finanza e marketing, invece, la seconda prova riguarda una piccola e media impresa italiana che opera nei settori dell’elettronica, dell’elettromeccanica e dell’elettromedicale e che è alle prese con progetti di sviluppo sostenibile, ma anche con la carenza di giovani a causa del cambio generazionale della forza lavoro.
Le discipline affrontate negli altri istituti, piuttosto, sono: discipline turistiche e aziendali per l’indirizzo turismo; topografia per l’indirizzo “costruzioni, ambiente e territorio”; sistemi e reti per entrambe le articolazioni dell’indirizzo “informatica e telecomunicazioni”; progettazione multimediale nell’indirizzo “grafica e comunicazione”; trasformazione dei prodotti per l’articolazione “produzioni e trasformazioni” degli istituti agrari (viticoltura e difesa della vite per l’articolazione “viticoltura ed enologia”).
Fonte foto in evidenza: Ansa
Valentina Contarino
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