Dopo la costituzione della commissione per i diritti ed i doveri nel mondo digitale, alla Camera dei Deputati arriva una sorprendente innovazione, la Carta dei diritti in Internet: sarebbe infatti la prima volta che in uno Stato vengano riconosciuti a livello istituzionale i diritti di tutela e autodeterminazione dell’individuo nel mondo del Web.
Questo documento è stato introdotto dalla Presidente Laura Boldrini che ne ha dichiarato gli intenti: l’ affermazione dei diritti dell’utente digitale, da quello di accesso fondamentale della persona ad Internet come condizione per il pieno sviluppo individuale e sociale, a quello alla conoscenza ed alla consultazione in rete. Il documento della Dichiarazione, che si trova online sul sito della Camera dei Deputati, è suddiviso in quattordici punti: riconoscimento e garanzia dei diritti, individuati sulla base della Carta dei diritti fondamentali della UE; diritto di accesso, affinchè ogni individuo abbia eguali possibilità di navigare sul Web rispetto ad un altro; neutralità della rete, per assicurare ad ognuno la libertà di espressione; tutela dei dati personali; diritto all’autodeterminazione informativa; inviolabilità dei sistemi e dei domicili informatici; trattamenti automatizzati; diritto all’identità e all’anonimato; diritto all’oblio; diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme; sicurezza in Internet; diritto all’educazione; criteri per il governo della sistema virtuale. Il documento è in fase di completamento grazie ad un enorme staff di esperti, facenti parte della Commissione dei diritti del Web, e a cinque mesi di consultazioni; la Boldrini e Stefano Rodotà ,presidente della suddetta istituzione, puntano alla sua approvazione con una mozione unitaria da presentare in Parlamento al più presto.
L’obiettivo prettamente educativo di questa forte innovazione in fase di sviluppo è quello di sensibilizzare ed educare (chiaro è stato il riferimento della Boldrini in merito a una diffusione del documento nelle scuole) la cittadinanza al rispetto reciproco, garantendo l’assoluta fruibilità della rete e la possibilità di “vivere” nella comunità informatica con delle solide tutele. La carta sarà probabilmente presentata al prossimo Internet Goverance Forum in Brasile.
Francesco Laneri
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