Josè Eduardo dos Santos, presidente dell’Angola, ha destinato una cifra di quasi 4,5 miliardi di dollari per la costruzione di una diga sul fiume Cuanza, a est di Luanda. Il consorzio di imprese a cui sarebbero stati assegnati i fondi pubblici comprende due società riconducibili alla figlia dello stesso Presidente, Isabel. Il progetto è denominato Caculo Cabaca ed entro cinque anni sorgerà un muro lungo mezzo chilometro ed alto 100 metri, il quale conterrà un lago artificiale attraverso il quale produrre energia elettrica.
L’appalto del progetto è stato assegnato a un consorzio guidato da una delle maggiori società di costruzioni della Repubblica Popolare cinese. Un’opera di entità mai viste, il cui risultato sarà una delle più grandi dighe del continente. Tuttavia, non sarà il popolo africano a sorridere, ma la famiglia dos Santos. Josè Eduardo, al potere da quasi quarant’anni, tra gli ultimi atti da storico leader del Paese, confezionerà per la figlia un regalo da alcuni miliardi di dollari di fondi pubblici. Secondo dei documenti forniti dal settimanale tedesco Der Spiegel, la società che guida il consorzio per il progetto Caculo Cabaca avrebbe come patner Isabel dos Santos, titolare del 40% del consorzio ripartito tra due società: la Boreal Investments Limited e la Cggc & Niara Holding.
Isabel, secondo alcune classifiche di Forbes, sarebbe da qualche anno la donna più ricca d’Africa. Il patrimonio stimato è di circa 3,5 miliardi di dollari. L’inchiesta giornalistica in questione è stata realizzata dal consorzio Eic, il quale ha rivelato l’esistenza di parecchi scambi di email tra il gruppo cinese Cggc, l’entourage di Isabel dos Santos e il ministero dell’Energia angolano. La figlia del leader riceverà, mediante una fitta rete di relazioni fiduciarie, circa due miliardi di dollari dei quattro del costo complessivo dell’operazione. L’Angola, sebbene sia uno dei paesi più ricchi d’Africa, si caratterizza per un tasso di povertà diffusa: uno su tre vive in condizioni di estrema povertà. Eppure, il Paese di dos Santos pullula di richezze energetiche; infatti, il 97% delle esportazioni è costituito da gas e petrolio. La diga di Caculo Cabaca sarebbe l’ennesima testimonianza della grave ingiustizia sociale che affligge numerosi tra gli stati africani
Francesco Laneri
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