Il presidente russo, Vladimir Putin, ha deciso di lanciare l’ennesima offensiva su Kiev, capitale dell’Ucraina. Nonostante le dichiarazioni di qualche giorno fa, in videoconferenza al G20, con lo stesso Putin che parlava di “tragedia (in Ucraina) da fermare“, la Russia ha messo a segno, proprio in queste ore, uno degli attacchi più forti dall’inizio della guerra. A denunciare l’accaduto, il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Mykhailo Shamanov, che ha detto: “Il peggior attacco condotto dai militari russi con droni iraniani sulla capitale dell’Ucraina da quando è iniziata l’invasione su larga scala della Russia”.
L’esercito russo, infatti, ha lanciato una pioggia di droni kamikaze sopra la capitale ucraina e, secondo quanto riportato dal sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, tra i 5 feriti, per ora accertati, c’è anche un bambino di undici anni. Lo stesso sindaco, successivamente, ha aggiunto che i soccorsi stanno lavorando duramente per cercare di estrarre due donne rimaste sotto le macerie di un palazzo nel quartiere di Solomianskiy. L’attacco russo, avrebbe distrutto non solo edifici pubblici, ma anche edifici residenziali e un parco giochi. Molte altre strutture, invece, sono state danneggiate.
Non è tardata ad arrivare la controffensiva ucraina che, tramite un comunicato dell’aeronautica militare, fa sapere di aver abbattuto 70 dei complessivi 75 droni lanciati dai militari russi durante l’attacco. A tal proposito, tramite un tweet, si è espresso anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “La Russia ha lanciato circa 70 droni ‘Shahed’ contro l’Ucraina proprio alla vigilia della giornata di commemorazione del genocidio dell’Holodomor. La leadership russa sembra orgogliosa della propria capacità di uccidere le persone”, ha poi aggiunto lo stesso Zelensky che conclude dicendo: “I nostri uomini hanno abbattuto la maggior parte dei droni, ma non tutti. Continuiamo a lavorare per rafforzare la nostra difesa aerea e unire il mondo nella lotta contro il terrorismo russo. Lo Stato terrorista deve essere sconfitto e ritenuto responsabile delle sue azioni”.
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