La polizia postale, tramite il suo sportello per la sicurezza online ha pubblicato informazioni in merito a una truffa. Questa riguarda la vendita di dispositivi per la protezione individuale: le famose mascherine.
Molte aziende, al fine di riprendere i lavori, si sono messe in moto per cercare tutti i dispositivi di protezione individuale. La ricerca comprende mascherine, guanti, gel igienizzanti o accessori simili ai divisori in plexiglass.
Alcune imprese, tuttavia, per recuperare questo materiale nel minor tempo possibile, hanno scelto di affidarsi a fornitori non ufficiali, non sicuri e improvvisati. La Polizia postale riporta così, nel suo comunicato stampa, questo nuovo fenomeno criminale.
Le denunce, fatte alla Polizia Postale da parte delle aziende, parlano di inganni. Annunci di vendite «a stock di DPI per i propri dipendenti». Dopo aver assunto informazioni da un ipotetico intermediario affidabile, le vittime in questione sono invitati a chiamare una società con sede nel centro Italia, che dichiarando di avere la disponibilità dei prodotti interessanti, chiede un pagamento.
Una volta date all’azienda le coordinate bancarie, create ad hoc per questa situazione, i soldi si disperdono «in mille rivoli venendo distribuiti come compenso per l’attività prestata dai vari soggetti per ordire la truffa». Questi conti sono chiamati conti fisarmonica.
Le parole usate dalla Polizia Postale non hanno nessun origine economica o statistica. Quella della fisarmonica è una metafora che ha un fine ben preciso.
Le parole conto fisarmonica vogliono indicare il modo con cui il denaro viene inviato, su un conto falso, per poi essere rilanciato in altri contatti. Quei già nominati mille rivoli che si sono divisi i bonifici delle aziende truffate.
Qualcuno potrebbe dire che il problema è delle aziende che hanno voluto credere a tali proposte. L’accaduto in realtà va a confermare anche la poca disponibilità di mascherine. Un’azienda che decide di rivolgersi a chiunque pur di avere gli strumenti necessari per ripartire è, spesso e volentieri, un’azienda che non ha trovato altre disponibilità, da nessuna parte. O forse volevano solo risparmiare e quell’annuncio falso proponeva un prezzo diverso dal mercato?
Davide Zaino Pasqualone
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