“Niente minigonne a scuola, altrimenti ai professori cade l’occhio”: questa la frase che nelle ultime ventiquattro ore sta facendo discutere in Italia. A pronunciarla è stata una delle vicepresidi del liceo Socrate del quartiere Garbatella di Roma: secondo il suo parere, una delle studentesse si sarebbe messa in mostra indossando una minigonna.
In relazione a quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, a far emergere il problema sarebbe stata una compagna di classe della ragazza. Secondo Repubblica, la preside l’avrebbe invitata a uscire fuori dalla classe (dopo essere entrata per una comunicazione), chiedendole esplicitamente di non presentarsi con certi outfit per evitare che ai docenti di sesso maschile possa “cadere l’occhio”. Vestite in minigonna e accompagnate da “Non è colpa nostra se ai docenti gli cade l’occhio” è stata la replica delle studentesse.
A sostenerle anche il movimento Ribalta femminista, che ha mostrato il dissenso sul luogo comune che vedrebbe le donne con abbigliamento più provocante oggetto di apprezzamenti e comportamenti maschili (e non) poco carini. Infatti, secondo il preside dell’istituto non vi sono gli estremi per un provvedimento disciplinare nei confronti della vicepreside.
Innegabile che bisogna indossare un abbigliamento consono al luogo scolastico o di lavoro. Ma sembra anche assurdo un tacco più alto, un vestito, una gonna o una maglietta succinti possano giustificare certi atteggiamenti. Alcuni dei quali sfociano in aggressioni e violenze. Tempi diversi e mode diverse. Alcune discutibili, altre meno. Tuttavia, è il caso di andare oltre e cercare la radice del problema altrove. Questo, sicuramente, è qualcosa su cui riflettere.
Anastasia Gambera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.