L‘ex fidanzato di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, è stato arrestato in Germania tra la notte di sabato e domenica. La sua auto è stata trovata in Austria. Dopo una settimana di latitanza, quindi, il carnefice ha terminato la sua fuga. A spargere la notizia della sua cattura, è stato il suo avvocato, Emanuele Compagno, il quale poco dopo ha anche avvisato i genitori del ragazzo.
Poco dopo il delitto e la sparizione del corpo di Giulia Cecchettin, il ragazzo per sfuggire dopo il cruento omicidio commesso ha usato le banconote che aveva con lui. Queste banconote erano coperte di sangue, probabilmente della ragazza, dettaglio a cui ha fatto riferimento anche il benzinaio del distributore a Cortina.
Resta da capire se Filippo Turetta abbia premeditato l’uccisione di Giulia Cecchettin, ma tutti gli indizi portano proprio alla premeditazione. Sul suo computer, infatti, sono stati ritrovati ricerche su kit di sopravvivenza, ma anche su come vivere ad alta quota e indumenti per le escursioni in montagna. Ricordiamo che la ragazza ha subito varie coltellate mortali alla testa e al collo. Il corpo della ragazza, poi, è stato ritrovato nel lago Barcis, in provincia di Pordenone, in un canalone tra lo stesso lago e la zona di Piancavallo.
Descritto come un ragazzo dai tratti timidi che non dava l’idea di squilibrio, il suo omicidio ha sconvolto tutti. O quasi. Secondo la sorella minore della vittima, il ventiduenne era diventato possessivo nei confronti di Giulia dopo che i due si erano lasciati già tre volte. Entrambi si conobbero nella stessa università all’età di diciannove anni. Giulia avrebbe dovuto laurearsi settimana scorsa, mentre a Filippo mancavano all’incirca tre o quattro esami.
Tutto cambia quando lo scorso anno è venuta a mancare la madre di Giulia a causa di una lunga malattia. La ragazza aveva deciso di dedicarsi del tempo per lei e di chiudere per sempre la relazione. Una relazione che, a quanto detto dai familiari di Giulia, era alquanto tossica, consigliando quindi alla ragazza di non vederlo mai più.
Foto: Fanpage.it
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.