Chi parla di città del futuro sogna ad occhi aperti… oppure no? Telosa sta per diventare realtà: il progetto, presentato nel 2021, sarà pronto nel giro di pochi anni. I primi “cittadini del futuro” potranno essere accolti entro il 2030.
Non è la prima volta che si parla di città del futuro. L’idea è semplice: una città ecosostenibile e inclusiva, che rispetti l’uomo e l’ambiente, con una buona dose di grattacieli e mobilità da film di fantascienza. Ci aveva già pensato Toyota nel 2020, quando ha presentato progetto Woven City: una città utopistica che si estende per ben 70 ettari alle falde del Monte Fuji. Ma Telosa punta più in alto. Il progetto da 400 miliardi, ideato dall’imprenditore Marc Lore, prevede di coprire un territorio di oltre 600km quadrati, arrivando a ospitare 5 milioni di abitanti entro il 2060 (con una densità simile a quella di San Francisco). Il sito scelto per la costruzione è il deserto americano, presumibilmente nei pressi dello Utah.
Marc Lore, miliardario ex CEO di Walmart e attualmente direttore di Wonder Group, contribuirà significativamente al progetto. Ma, pur avendo un patrimonio da capogiro, il suo contributo non sarà abbastanza. Tra le principali fonti di finanziamento spiccano diversi filantropi, donazioni di associazioni e altri sussidi.
Secondo le previsioni, la prima fase di costruzione di Telosa – da 25 miliardi – si concluderà entro il 2030. Entro questa data, la città sarà pronta ad accogliere i primi abitanti.
Che caratteristiche deve avere una città per essere correttamente definita una città del futuro? Marc Lore lo sa bene, e la sua città le avrà tutte.
A Telosa, il lavoro è a pochi passi da casa. E anche spostarsi da un lato all’altro della città è conveniente e accessibile. Tutto grazie ai suoi innovativi sistemi di trasporto – che includono veicoli a guida autonoma – e al suo design urbano disegnato proprio per favorire la mobilità. La promessa è quella di rendere qualsiasi bene accessibile entro i 15 minuti di viaggio. Niente male per una megalopoli.
Inoltre, nonostante grattacieli e veicoli all’avanguardia, Telosa non sarà la classica città tecnologica da film di fantascienza. Al contrario, si fonderà perfettamente con l’ambiente circostante, creando un mix equilibrato tra innovazione e natura: focus sul riciclaggio, sulle aree verdi e sull’economia circolare che permetterà di preservare le risorse naturali.
«Immagina una città dove ti senti sempre il benvenuto, al sicuro e incluso». Questi sono gli obiettivi sociali di Telosa: garantire ai suoi cittadini sicurezza e eque possibilità. Tutto ciò grazie all’elevato grado di innovazione e un sistema educativo che promette di preparare le nuove generazioni per il futuro.
C’è una parola che racchiude lo spirito di Telosa: equitism. Si tratta di un’ideologia che mette il cittadino al primo posto. Questo vuol dire non solo che tutti i cittadini hanno eguali possibilità di crescita, ma che hanno concretamente voce in capitolo nel sistema politico ed economico: «La nostra governance si fonda su trasparenza, coinvolgimento e partecipazione. Se la città cresce, lo fa anche il cittadino».
We are humbled by the incredible outreach and engagement. We will be addressing your major topics here – starting with Equitism. Imagine if a city was owned by a community endowment and could generate funds to enhance education, healthcare, housing & jobs. https://t.co/gvwRL156qq pic.twitter.com/Gt8zN58BEm
— City of Telosa (@CityofTelosa) April 6, 2022
Telosa non vuole porsi come oasi nel caos di un mondo che va a rotoli. Tutto il contrario: vuole imporsi come standard mondiale per la vita urbana, come modello da imitare per tutte le altre città. D’altronde Telosa vuol dire proprio questo: telos, obiettivo. L’obiettivo non solo di Marc Lore, ma di tutta l’umanità: che il vivere sostenibile non sia più un utopia, ma realtà.
Alice Maria Reale
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.